21/01/15

Ilva: Guerra, momento delicatissimo, servono fondi subito Ilva: Guerra, momento delicatissimo, servono fondi subito

Per l'Ilva "e' un momento delicatissimo servono fondi subito, parlo di settimane non mesi perchè di stato patrimoniale un'azienda può morire in una notte".

Così Andrea Guerra consigliere strategico di Matteo Renzi prima di entrare in audizione in commissione Industria al Senato. Guerra ha poi risposto un secco "no" a chi gli chiedeva se fosse interessato a prendersi in carico il risanamento e il rilancio dell'Ilva. Per permettere al siderurgico di entrare al più presto nella disponibilità di fondi "ci sono tre vie con tempi diversi", ha spiegato Guerra. "Il primo è riuscire a chiudere in contenzioso con Fintecna dai quali dovrebbero arrivare 100-150 milioni". Il secondo è quello di velocizzare la costituzione della newco "e di patrimonializzarla bene", la terza via è quella di "facilitare al massimo la strada intrapresa dai pubblici ministeri di Milano" per entrare in possesso dei fondi dei Riva attualmente sotto sequestro o confiscati.
"Fatto questo, l'Ilva è un'azienda facile da risanare e da portare agli utili". Parlando poi della composizione del capitale della newco Guerra ha detto: "penso che dovrebbe essere per larghissima parte, se non totalmente, a capitale pubblico. Il ruolo dei privati, nel caso, dovrebbe essere di piccola portata".
Guerra ai Riva, arbitro ha già fischiato fine partita
"Ai Riva dico: l'arbitro ha già fischiato il fine partita. Sono passati due anni e mezzo e in questo tempo non hanno mai presentato un piano industriale, ora siamo oltre il tempo massimo" ha detto poi Guerra parlando della lettera dei Riva inviata per evitare l'amministrazione straordinaria dell'Ilva.

Soldi Fintecna ci sono. Prego fare in fretta
"Fintecna - ha detto Guerra - ha chiuso il contenzioso con l'Ilva. Un contenzioso durato quasi trent'anni. I soldi ci sono, sono 150 milioni e sono iscritti a bilancio. Quei soldi servono. Fintecna è un'azienda dello Stato e l'Ilva sta andando in amministrazione straordinaria. Prego tutti di essre veloci, perchè guai se i soldi non arrivano". Il consigliere strategico del premier ha sottolineato che nonostante la chiusura dei contenziosi Ilva-Fintecna ci sono ancora lungaggini con "richieste di passaggi successivi oggi per me inutili" ha detto Guerra "spero si firmi oggi".

Arvedi, disposti entrare in newco anche piccola quota
Il gruppo Arvedi sarebbe disposto a entrare nella newco che gestirà gli stabilimenti dell'Ilva "anche con una piccola quota in un'ottica di razionalizzazione del sistema italiano dell'acciaio". Lo ha detto il cavaliere del lavoro Giovanni Arvedi presidente del gruppo Arvedi a margine dell' audizione in commissione industria al Senato. Sempre in questa ottica Arvedi auspicherebbe un accordo fra lo stabilimento Ilva di Taranto e lo stabilimento Arvedi di Cremona.
"E' allettante il pensiero di creare una dorsale fra il ciclo integrale di Ilva e il ciclo elettrico di Arvedi. Da questa dorsale l'acciaio italiano verrebbe rafforzato" ha detto Arvedi. Durante l'audizione Arvedi ha anche auspicato che con "l'Ilva non succeda quello che è successo con Terni e Piombino". Se arrivasse un imprenditore straniero: "bisogna avere la garanzia che resti almeno per 25 anni, non chiuda gli impianti e non cambi il mix di produzione" ha detto. Quanto ai concorrenti indiani di Arcelor Mittal Arvedi ha detto: "E' naturale che Arcelor Mittal approfitta della debolezza di Ilva per non perdere quote di mercato".

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