E' stato rinviato al 23 settembre prossimo il processo al
tribunale di Milano sulla bonifica dell'area ex Sisas di
Pioltello/Rodano.
Il rinvio è stato disposto dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano in attesa delle motivazioni della Corte di Cassazione che ha dichiarato l'incompetenza territoriale di Milano in favore di Roma per uno degli imputati, Luigi Pelaggi, dirigente del ministero dell'Ambiente, all'epoca dei fatti commissario delegato per la bonifica del sito. La procura di Milano, con i pm Paolo Filippini e Paola Pirotta, questa mattina aveva chiesto lo stralcio della posizione di Pelaggi e la trasmissione degli atti a Roma. Di fronte alle richieste delle difese di aspettare le motivazioni della Cassazione, tuttavia, il tribunale ha deciso di aspettare, per valutare a settembre l'eventuale trasferimento nella capitale di tutto il processo.
Il tribunale non si è quindi pronunciato sulle richieste di costituzione di parte civile che nella scorsa
udienza erano state avanzate da presidenza del consiglio, ministero dell'Ambiente, amministrazioni erariali, oltre a Regione Lombardia, l'associazione ambientalista Greenpeace e il proprietario di un immobile nell'area, cui questa mattina si è aggiunto il Comune di Pioltello. L'inchiesta della
procura di Milano riguarda presunte irregolarità nello smaltimento di circa 280mila tonnellate di lrifiuti industriali.
Oltre a Pelaggi sono imputati Francesco Colucci (presidente del consiglio di amministrazione della societa' Daneco Impianti srl), Bernardino Filipponi (amministratore della Daneco), Fausto
Melli (membro del Cda della Sogesid spa, all'epoca dei fatti direttore dei lavori e responsabile per la sicurezza del cantiere realizzato nel sito), Luciano Capobianco (cda di Sogesid, all'epoca dei fatti direttore operativo del cantiere) e Claudio Tedesi (consulente tecnico del commissario straordinario). I reati contestati sono, a vario titolo, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione e attività finalizzata al traffico llecito di rifiuti. L'inchiesta è stata avviata nel 2011 e ha interessato il sito di bonifica di interesse nazionale di Pioltello e Rodano polo chimico industriale dove, nel 004, il ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio aveva autorizzato in via provvisoria e con urgenza l'avvio dei lavori relativi al progetto di bonifica con lo smaltimento in impianti autorizzati di tutto il nero fumo contenuto nella discarica denominata ex Sisas. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, i titolari della Daneco
Impianti avrebbero corrotto il commissario delegato con la somma di 700.000 euro, ottenendo illegittimamente l'aggiudicazione della bonifica del sito pur non avendo i necessari requisiti e la declassificazione dei rifiuti da pericolosi a non pericolosi, agevolando lo smaltimento dei
materiali in siti di proprieta'. Tali condotte sarebbero poi state finalizzate con l'intervento degli altri indagati.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Nessun commento:
Posta un commento