26/06/14

(Er) Pd. Dopo-Errani in Regione, è già match Balzani-Manca ex sindaco attacca al Summit renziano di Cà la Ghironda

Un possibile candidato alla guida del partito, il consigliere regionale Giuseppe Paruolo, un possibile candidato alla guida della Regione, Roberto Balzani. Entrambi sono stati relatori, questo pomeriggio, nel summit convocato a Cà La Ghironda dall'organo renziano Bodem per fissare "l'agenda" del dopo Errani ("Per una buona svolta anche in Emilia-Romagna").

E non sono mancate scintille nei confronti del presidente uscente Vasco Errani e di uno dei più accreditati candidati alla sua successione, Daniele Manca. Protagonista numero uno proprio l'ex sindaco di Forlì, che ha parlato di multiutility ed e' stato molto applaudito dalla sala. Fustigatore delle scelte politiche su Hera, Balzani, sia pure in modo molto pacato, ha criticato anche la scelta di Errani di cacciare l'ex assessore all'Ambiente Sabrina Freda scegliendosi un ruolo "di mediazione istituzionale" su piano rifiuti ed inceneritori "piu' che costruttore di 'policies' attraverso l'apparato funzionale e dirigenziale dell'assessorato". Quanto a Manca, Balzani ricorda la sua "reazione ostile" al voto contrario di Forlì sulla fusione di Hera con imprese friulane. "Il sindaco di Imola incarna un'idea perfettamente logica e razionale: la sua citta', tramite una holding ben gestita, detiene attualmente il 7,4% delle azioni Hera, che producono il più alto dividendo pro capite". Imola insomma, "tra il profilo dell'utente-controllore e quello dell'azionista, ha scelto il secondo".


L'ex sindaco, cambiando fronte, si è poi anche scagliato contro le "balle dei piani urbanistici, costruiti su dati democratici fasulli. Sono stati fatti unicamente per avere aree da cementificare". L'analisi iniziale dell'incontro e' stata svolta dall'ex parlamentare Salvatore Vassallo: "Siamo in una Regione che deve trovare la capacità di innovare le sue politiche. Dentro al Pd nelle ultime settimane non si fa altro che mormorare dei nomi". Le relazioni hanno preso di mira vari aspetti delle politiche di questi anni, dal "disastro" della coesistenza dei quattro aeroporti ("i voli di linea devono essere tutti a Bologna, che non ha bisogno di soldi pubblici", dice Renzo Gorini) alla situazione "non molto diversa delle Fiere", come rileva Vassallo. Mario Ferri, il relatore sugli expo, vede un rischio di default per Rimini e propone la cessione "almeno dell'80%" delle quote della fiera riminese. Paruolo invece, parlando di sanità e welfare, prende di mira la "staticita'" nelle nomine dei dirigenti e chiede un "taglio netto sia con derive vetero-stataliste che pure di privatizzazione strisciante che paiono annidarsi non solo fra i nostri alleati politici ma a volte anche tra le nostre fila".

(DIRE) 


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