13/04/14

Efficienza energetica: governo recepisce direttiva Ue. Stanziati 800 mln

Interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della pubblica amministrazione e previsione dell'obbligo per le grandi imprese e quelle energivore di eseguire diagnosi di efficienza energetica.

E' quanto stabilisce uno schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica approvato il 4 aprile scorso - in via premilitare - dal Consiglio dei ministri.

Il testo, sul quale saranno acquisiti i pareri delle competenti commissioni parlamentari, istituisce anche un Fondo nazionale per l'efficienza energetica per la concessione di garanzie o l'erogazione di finanziamenti finalizzati alla riqualificazione energetica della PA, degli edifici residenziali e popolari e alla riduzione dei consumi di energia nell'industria e nei servizi.

Verranno dunque introdotte, nell'ordinamento nazionale, misure innovative finalizzate a promuovere l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione, nelle imprese e nelle famiglie secondo gli obiettivi posti dall'Unione Europea di una riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020. Sul decreto

Il testo prevede lo stanziamento di 800 milioni di euro per raggiungere l'obiettivo nazionale di risparmio energetico che consiste nella riduzione, entro il 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria.

Di questi 800 milioni previsti per il 2014-2020 dal decreto, 355 milioni di contributo a fondo perduto saranno destinati all'efficienza degli immobili della Pa centrale (esclusi, quindi, scuole e ospedali), che dovranno riqualificare il 3% annuo della superficie. Da questo obbligo restano esclusi gli immobili inferiori a 500 mq (limite che, a partire dal 9 luglio 2015, scenderà a 250 mq), quelli vincolati e i luoghi di culto. Il mancato raggiungimento degli obiettivi di efficienza potrà comportare l'attivazione di procedure di infrazione da parte di Bruxelles e per questo il provvedimento dedica molta attenzione agli strumenti per il monitoraggio dei risultati ottenuti.

Altri 350 milioni di euro, poi, arriveranno dal Fondo rotativo del ministero dello Sviluppo economico e saranno destinati a finanziare interventi su edifici residenziali (compresa l'edilizia popolare) da parte di Esco e imprese.

Ulteriori 7 milioni, inoltre, serviranno per azioni di informazione e formazione, mentre per le imprese il percorso verso i risparmi si concretizzerà nell'obbligo per le grandi imprese e per gli energivori di adottare un audit energetico entro il dicembre 2015. Per le Pmi non ci sarà nessun obbligo, ma saranno incoraggiate lo stesso sulla strada verso l'efficienza grazie ai cofinanziamenti per 70 milioni.

Soddisfazione per l'approvazione del testo è stata espressa dal ministri dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e dell'Ambiente, Gianluca Galletti. "Consumare meno e meglio: un'economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative" ha detto la Guidi. Delo stesso avviso anche Galletti che ha ricordato come la sfida dell'efficienza energetica possa rappresentare un volano per la ripartenza del Paese.

Ma l'approvazione del testo di recepimento della direttiva Ue non è stata accolta solo positivamente. L'associazione Fonti rinnovabili ed efficienza energetica (Free), che raggruppa circa 30 realtà del settore ha fatto sapere che il testo andrebbe rivisto soprattutto laddove si parla di mercato elettrico. "Seguendo una prassi purtroppo consolidata, nella bozza del decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sull'efficienza energetica, all'articolo 11 si introducono due commi che non solo nulla hanno a che vedere con l'oggetto del provvedimento, ma chiedono all'Autorità per l'energia di modificare radicalmente due cardini dell'attuale normativa che disciplina il mercato elettrico: il meccanismo con il quale si forma il prezzo all'ingrosso del kWh e la tariffa per i consumatori tutelati," ha commentato Free.

Secondo l'associazione si sta cercando una "scorciatoia per affrontare questioni che, per la loro importanza, richiedono un confronto preliminare con tutte le parti interessate e con gli esperti della materia". Per questo, l'associazione ha rivolto un appello, chiedendo alle commissioni parlamentari di cancellare i due commi "per evidente estraneità alla materia oggetto del provvedimento".

Per ulteriori chiarimenti sull'argomento e per conoscere il giudizio degli esperti sul testo di recepimento della direttiva Ue e sulle conseguenze che questo avrà sul settore dell'efficienza energetica nel nostro Paese dovremmo aspettare il convegno che si terrà al Senato martedì prossimo, 15 aprile. L'incontro, intitolato "Il recepimento della direttiva europea sull'efficienza energetica" , vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria del Senato, Federico Testa, presidente del Comitato Scientifico Verona Efficiency Summit e Smart Energy Expo, Guido Bortoni, presidente dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema, oltre al viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

(autore: Rosamaria Freda)

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