31/12/12

Finite le primarie adesso la sfida più importante

Sono terminate le primarie! Non nascondo che avevo molte perplessità sullo svolgimento delle primarie dei parlamentari. Tempi limitati, periodo complicato, timore di spese elettorali eccessive ed invece sono state ancora una volta una scelta azzeccata. Un grande esercizio democratico e la dimostrazione che in questo Paese c'è ancora tanta gente che ha fiducia nella politica, quella vera non la sua patologia.
A Ferrara 9535 votanti 99 seggi decine di volontari che hanno sacrificato tempo e impegni familiari, un bel risultato. Un'organizzazione perfetta grazie a chi ci ha lavorato con competenza e passione. Un'ulteriore dimostrazione che la passione e la fiducia possono risolvere le situazioni più difficili.
Una competizione con Gian Carlo Malacarne e Davide Bellotti corretta fatta con reciproca stima. Davide ha fatto il pieno a Comacchio, Gian Carlo a dimostrazione delle sue qualità di amministratore ha spopolato a Massa e fatto bene nell'area del Delta. Sorprendente Paola Boldrini, la vera rivelazione che incarna forse anche la domanda di novità, bene quanto me Teresa Bertuzzi che ha dimostrato in tutta la Provincia quanto le sue doti umane e professionali siano state apprezzate.
Per quel che mi riguarda sono molto soddisfatto: complessivamente 5208 su 9535 sono il 54 % che hanno espresso la preferenza per me;  in città oltre il 73 % , 2695 su 3653 votanti , ma anche ad Argenta il 71% Mirabello e Ostellato il 70 % e Ro il 75 % e Santagostino oltre il 76 %, il posto dove sono stato più indicato 112 voti su 146 votanti.
Nei singoli seggi il 90 % ad Anita, il 96 % a Burana, quasi l'86 % a Barco , l'80 % in Via Campana, l'82 % a Casumaro , il 94 % in Corso Isonzo oltre l'83% a San Luca, l'80 % in via Arginone , l'84 % a Francolino , quasi l'80 % a Pontelagoscuro, l'87 % a Sabbioni , quasi l'80 % in Via Bologna l'81 % al Parco, l'85 % a Chiesanuova.
Insomma un risultato che ritengo straordinario merito di tutti i volontari degli elettori e del partito democratico e anche un pò del mio lavoro.
Ora siamo all'inizio ci attende una campagna elettorale difficile che ci dovrà portare a governare il Paese. Qualcosa è cambiato avanti così !!

27/12/12

Scrivi Bratti se pensi che possa essere il candidato di Ferrara al Parlamento

Alcune notizie su Alessandro Bratti, candidato alle Primarie del Partito Democratico per il Parlamento.


Alessandro Bratti è nato a Ferrara il 4 maggio 1958. E’ sposato con Rita e ha un figlio di 18 anni, Massimiliano.

Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università di Bologna, PHD in Entomologia agraria, ha svolto attivitàdi ricerca in Italia (Università di Bologna) e all’estero (U.S.D.A a Weslaco, Texas). Dal novembre 2001 èRicercatore presso l’Università di Ferrara, dove insegna "Sviluppo sostenibile e contabilità ambientale".

Nel 1994 è nominato Assessore del Comune di Ferrara prima con delega allo Sport, Ambiente e

Decentramento, poi dal 1999 sino al 2006 con delega all’Ambiente e alla Mobilità.

Durante questo periodo la città di Ferrara, la sola in Italia, ha ottenuto il premio europeo "Città sostenibili" da parte della Commissione Europea.

E’ nel 1999 tra i fondatori del Coordinamento Agenda 21 Locale. Nel febbraio del 2003 ne diviene il Presidente, partecipando a molte iniziative tra le quali, nel 2002 il World Summit di Johannesburg.

Nel Febbraio 2006 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore generale di ARPA Emilia-Romagna. Da aprile 2008 è Deputato per il PD.

Molti i gruppi di lavoro e commissioni nazionali e internazionali dove è stato componente: il Comitato di studio per la revisione del decreto legislativo 152, la Commissione per la Contabilità ambientale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato rappresentante dell’AICCRE Associazione Italiana dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa nella Commissione Ambiente e Sviluppo sostenibile della CEMR (Council of European Municipalities and Regions) e componente della Commissione Ambiente dell’ANCI.

Ha scritto alcuni libri sui temi della sostenibilità, tra cui “Gestire i beni comuni” e “Governance e Conflitti a Scala Locale. Dalla e oltre l’esperienza di Agenda 21” entrambi editi da Edizioni Ambiente.

Da sempre giocatore e appassionato di pallavolo, è attualmente vice Presidente della 4TORRI 1947.

Attualmente è membro della VIII Commissione Ambiente della Camera e Capogruppo del PD nella Commissione Bicamerale di inchiesta sui traffici illeciti collegati alla gestione del ciclo dei rifiuti.

Ricopre inoltre la carica di Responsabile Ambiente ed Energia del PD emiliano romagnolo, mentre da maggio 2010 è responsabile per le politiche di gestione dei rifiuti del PD nazionale.

Ha contribuito a far siglare il secondo Accordo di Programma sul Petrolchimico di Ferrara, a far finanziare il progetto di collegamento bus Ferrara-Ospedale di Cona, a far finanziare i lavori di ripristino della Ferrara-Mare, a far entrare Ferrara nel “cratere” del terremoto.


Scrivi Bratti sulla scheda alle Primarie del 30 Dicembre 2012

26/12/12

Mi ricandido ...

Carissima/o,

come saprai il 30 Dicembre si svolgeranno le primarie per i Parlamentari organizzate dal Partito Democratico. Abbiamo deciso di svolgere queste primarie perché l’attuale legge elettorale non consente ai cittadini di scegliersi i propri rappresentanti alla Camera e al Senato.
Ho deciso di ricandidarmi perché sono convinto di aver fatto un buon lavoro anche se all’opposizione, nel campo ambientale e sui temi della legalità. Mi sono impegnato molto sul territorio soprattutto riguardo ai temi legati al terremoto svolgendo un ruolo di coordinamento tra i parlamentari e il Commissario straordinario Errani. Tante le cose fatte che puoi trovare nell’ampia documentazione sul sito  attuale http://alessandrobratti.blogspot.it ma tante ne rimangono da fare soprattutto se vinceremo le elezioni del prossimo 24 Febbraio.
Ti chiedo di votarmi perché penso di avere le caratteristiche per poter dare un ulteriore contributo alla mia comunità e al mio Partito. Competenza, disponibilità e capacità di far parte di una squadra sono le mie caratteristiche migliori.
Potrai scegliere fra cinque candidati, tre uomini e due donne, scrivendo sulla scheda il nome di un uomo e quello di una donna.
Se ritieni io possa essere il candidato migliore SCRIVI BRATTI sulla scheda che ti verrà consegnata al seggio

Un ringraziamento sincero
Alessandro Bratti


21/12/12

Candidati alle primarie





(PD Ferrara) Alla Sala di San Girolamo dei Gesuati di via Madama 40 – Ferrara, sabato 22 dicembre, alle 11.30, i Parlamentari ferraresi PD

Maria Teresa Bertuzzi

e

Alessandro Bratti


rispettivamente al Senato e alla Camera dal 2008 e candidati alle primarie del 30 dicembre, rendiconteranno in un incontro pubblico i loro 5 anni di mandato. Bertuzzi e Bratti saranno intervistati da Dalia Bighinati, direttrice del TG di Telestense, che si concentrerà sul rapporto tra le azioni del Governo e il territorio, anche in prospettiva futura.

20/12/12

Ricerca: Bratti (PD), sospendere progetto LYONDELLBASELL Ferrara

(AGENPARL) - Roma, 20 dic - "La questione del progetto di riorganizzazione dell'attività di ricerca della Lyondellba sell di Ferrara è stata oggetto oggi di un intervento in Aula alla Camera dell'on. Alessandro Bratti che ha chiesto al presidente della Camera di intervenire presso il ministro Passera perché intervenga su i vertici dell'Azienda al fine di sospendere il processo di riorganizzazione in attesa di un nuovo esecutivo che uscirà dalle prossime consultazioni elettorali. Bratti ha poi ricordato come il giorno 13 dicembre 2012 si è svolto a Roma l'incontro tra la società LYONDELLBASELL e le OO.SS Nazionali e Territoriali di FILCTEM- FEMCA e UILCEM assistita dal Coordinamento nazionale delle RSU di Ferrara, Brindisi, Milano. L'azienda ha presentato un progetto di riorganizzazione delle attività di Ricerca nel sito di Ferrara che poggia su una strategia di orientamento delle attività legata all'andamento dei singoli business. La conseguenza di tale impostazione determina una riduzione del budget di circa il 25% pari a 11 milioni di euro e un esubero annunciato di circa 105 posizioni. Le OO.SS. hanno dichiarato la netta contrarietà rispetto all'impostazione del progetto che depotenzia le attività di Ricerca soprattutto sui quei prodotti che il mercato considera delle commodityes e che, proprio per tale motivo, dovrebbero essere invece oggetto di ulteriori investimenti per rinnovare la loro potenzialità di mercato". Così il deputato PD in una nota.


19/12/12

Ecomafie alla lavagna da Estense.com

La scuola politica del Pd ferrarese chiude il suo “anno scolastico”- di riprenderà già a gennaio – con una “lezione”sulle ecomafie tenuta dal deputato Alessandro Bratti.
Quasi due ore di intervento per Bratti, già direttore generale di Arpa Emilia Romagna, attualmente componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti e dunque intervenuto in qualità di esperto.
“La gestione dei rifiuti è un problema tecnico banale -ha affermato- ma in Italia si è creato un sistema parallelo molto forte e difficile da aggredire”. Un sistema che nel suo complesso prende il nome di ‘ecomafia’, un neologismo coniato da Legambiente per indicare le attività di associazioni criminali dedite al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti, all’abusivismo edilizio su larga scala, ma anche alle contraffazioni in agricoltura (agromafie) e tanto altro.
“Nel 1989 l’allora Ministro dell’ambiente (che esisteva da appena tre anni) Giorgio Ruffolo denunciava che il 25% dei rifiuti industriali prodotto ogni anno scompariva letteralmente nel nulla”. Si scoprì poi che quel nulla erano gli stati in via di sviluppo dell’Africa e del Sud America. Le mafie hanno capito prima di tutti come e dove fare business con “una felice intuizione imprenditoriale, individuando nel campo ambientale un terreno simile a quello della droga che produce nove miliardi e mezzo di euro di fatturato, tre solo dalla gestione dei rifiuti”. Buchi legislativi su cui operare, connivenze, ma anche proposte economicamente allettanti per le imprese: “in Veneto,grazie anche agli elevati costi per lo smaltimento dei rifiuti industriali,  si assistendo a uno spostamento di tali rifiuti verso i paesi dell’est Europa, dove le regole sono più blande”.
“Lo smaltimento illecito dei rifiuti è un problema che non riguarda solo il sud -ha continuato il deputato- ma anche le regioni del nord, a partire dalla Toscana e dalla Lombardia, e l’Emilia non è esclusa. Non bisogna pensare di essere immuni o che il problema non ci riguardi”.
Una vera e propria gestione parallela che crea una in Italia una situazione di perenne emergenza e in cui i tantissimi commissari preposti di volta in volta alla soluzione del problema non hanno fatto altro che aggravare tutto: “nel momento in cui l’amministrazione locale non funziona si passa al commissariamento, ma questo non ha fatto altro che far drenare elevate quantità di denaro aprendo portoni alle infiltrazioni mafiose”. Non basta, perché il sistema è talmente radicato che “le grandi società di raccolta e gestione dei rifiuti diventano luoghi in cui si crea il consenso elettorale tramite assunzioni, appalti senza gare e altri strumenti” generando così una forma di consenso clientelare.
L’attualità dell’ Ilva di Taranto serve infine a Bratti per parlare dei tanti Sin (siti di interesse nazionale) sparsi per tutta l’Italia: “57 di essi inclusi nella hot list dal ministero valgono il 3% dell’intero territorio nazionale, e nell’unico considerato bonificato, l’Acna di Cengio in Liguria, i cui rifiuti, trasportati dai ‘Casalesi’ sono stati ritrovati a Giugliano, in Campania, ad avvelenare le falde acquifere”.
Il grande problema secondo il parlamentare del Pd è l’assenza di strumenti normativi veramente utili per contrastare le ecomafie: “la mafia approfitta dell’assenza di un quadro normativo chiaro e coerente, nel codice penale mancano dei veri e propri reati ambientali e bisogna codificare bene quello di disastro ambientale”.


Resto del post

18/12/12

Oggi in Aula


Discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. (A.C. 5617-A-qui il mio intervento)

17/12/12

Scuola di Politica a Ferrara



(PD Ferrara) Si conclude “l’anno scolastico 2012″ con l’ultimo apputamento della Scuola di Politica del PD di Ferrara previsto per lunedì 17 dicembre, alle ore 21:00, presso la sede dell’Unione Provinciale di Ferrara di Viale Krasnodar 25.
In questa lezione, dal titolo “Mafie ed Ecomafie” il “docente” sarà Alessandro Bratti, Deputato PD, nonchè Capogruppo Commissione d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti alla Camera dei Deputati.
La Scuola di Politica ripartirà a fine gennaio con il terzo blocco tematico dedicato ai rapporti etici e politici tra Stato e Chiesa.

13/12/12

Il mio intervento in Commissione sul Decreto Ilva

Alessandro BRATTI (PD), preliminarmente, ritiene indispensabile accennare ad alcuni fatti politici e giudiziari, più o meno recenti, relativi alla vicenda dell’ILVA di Taranto che, a suo avviso, debbono essere tenuti ben presenti oggi, nel momento in cui il Parlamento è chiamato a discutere del decreto-legge in titolo.

In tal senso, per quel che riguarda i fatti di rilievo politico ricorda anzitutto che, fin dall’ottobre 2008, l’allora Ministro Prestigiacomo aveva assunto precisi impegni davanti alla VIII Commissione circa il contenuto dell’autorizzazione integrata ambientale, già allora all’esame del suo dicastero, ma rilasciata, con grave ritardo, solo nell’agosto del 2011. Incidentalmente, inoltre, ricorda che in quell’occasione egli stesso aveva chiesto, senza alcun risultato, al Ministro Prestigiacomo di smentire la fondatezza delle notizie di stampa che riferivano di incontri in sede istruttoria che vedevano coinvolti i vertici dell’ILVA e, al tempo stesso, escludevano gli organismi di controllo ambientale operanti sul territorio.
Sottolinea, quindi, la gravità della successiva iniziativa normativa assunta dal Ministro Prestigiacomo che, modificando la normativa allora in vigore, ha consentito, in modo inaccettabile, di differire fino al 31 dicembre 2012 l’obbligo per le aziende coinvolte – e, in primis, per l’ILVA di Taranto – di non superare il valore di 1 nanogrammo (miliardesimo di grammo) per metro cubo nelle emissioni di benzo(a)pirene. Al riguardo, denuncia altresì il fatto che una risoluzione, da lui stesso presentata insieme alla collega Zamparutti, per ripristinare la previgente normativa venne respinta dalla Commissione grazie al voto dell’allora maggioranza par- lamentare, a seguito dell’espressione di un parere contrario del Ministero dell’ambiente sulla medesima risoluzione.
Quanto ai fatti di rilievo giudiziario che oggi vanno tenuti ben presenti, ricorda anzitutto che i primi provvedimenti giudiziari e le prime sentenze sul caso ILVA, sui danni provocati all’ambiente e alla salute dei cittadini risalgono al 1982, quando la magistratura tarantina emise le prime condanne nei confronti dell’ITAL- SIDER, allora proprietaria dello stabili- mento siderurgico di quella città. Ricorda, inoltre, che da allora più volte l’autorità giudiziaria è intervenuta e che gli atti e i provvedimenti della magistratura sono rimasti privi di conseguenze relativamente alla bonifica delle aree inquinate e alla tutela dell’ambiente e della salute dei cit- tadini. Sottolinea come le vicende giudiziarie richiamate costituiscano gli antefatti dei recenti provvedimenti di sequestro di cui oggi si parla e dei quali anche il decreto-legge in esame si occupa.
 Alessandro BRATTI (PD), richiamando quanto già detto prima della sospensione della seduta e in considerazione della ristrettezza dei tempi a disposizione delle Commissioni per l’esame del provvedi- mento in titolo, conclude la breve ricostruzione della vicenda dell’ILVA, sottolineando due dati a suo avviso entrambi gravi e inaccettabili: il primo riguarda il fatto che la proprietà dello stabilimento, compresa quella attuale, non ha mai in- teso adempiere alle prescrizioni contenute nei provvedimenti emessi nel corso dei decenni dalla magistratura; il secondo riguarda la circostanza che per tutta la legislatura in corso, la politica, e più precisamente il Ministero dell’ambiente e il Governo Berlusconi non hanno mai voluto affrontare seriamente la questione dell’ILVA, della bonifica dei siti inquinati, della ambientalizzazione e della riqualificazione del territorio della città di Taranto.
Avviandosi, quindi, alla conclusione, passa a enucleare le principali criticità con- tenute nel decreto-legge in esame, soffermandosi in particolare su quattro aspetti, il primo dei quali relativo al fatto che in tale provvedimento d’urgenza mancano del tutto misure dirette a salvaguardare per l’oggi e per il futuro la salute dei cittadini di Taranto, a partire da uno scrupoloso screening della popolazione, unanimemente invocato sul territorio quale misura indispensabile sotto il profilo sia della prevenzione che della mitigazione del rischio sanitario. In secondo luogo sottolinea come nel decreto-legge non sia stato ancora raggiunto un punto di equilibrio nel rapporto fra auto- rità di governo e autorità giudiziaria, e come occorra fare ogni sforzo per evitare che il provvedimento in esame finisca per diventare, al di là delle intenzioni, un pericoloso precedente.
In terzo luogo critica la definizione poco chiara della struttura e delle competenze della figura del Garante che si sommano a un insufficiente grado di coinvolgimento degli organismi di controllo ambientale, a partire dall’ARPA regionale. Infine, osserva che le sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle prescrizioni dell’AIA da parte della proprietà dello stabilimento, a fronte del pessimo comportamento fin qui tenuto dalla stessa, debbano essere graduate in modo più stringente se davvero si vuole conservare un sufficiente ed accettabile grado di effettività e di efficacia. 

29/11/12

Ambiente, modifiche al codice sbloccate, si va avanti



IN COMMISSIONE ALLA CAMERA PASSA LA LINEA DEL RELATORE BRATTI
(Public Policy) - Roma, 28 nov - Passa la linea del relatore, Alessandro Bratti, Pd, sulle modifiche del Codice dell'ambiente (il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) contenute nel nuovo testo a prima firma di Manuela Lanzarin, Lega e Monica Faenzi, Pdl (C. 4240 /B e C. 5060). La commissione Ambiente della Camera ha votato ieri pomeriggio le modifiche proposte dal relatore.
"Ci siamo, siamo quasi alla fine - commenta il relatore - .
Sono soddisfatto perché ci sono delle norme di semplificazione importanti. Per esempio rispetto alle bonifiche, e al settore agricolo e poi ci sono poi le norme che sanciscono che i gestori della telefonia riconoscono il pagamento dei controlli sui campi elettromagnetici, una cosa importante perché ci sono contenziosi in giro per l'Italia".
Un argomento particolarmente sentito è quello dei rifiuti: "Ci sono delle norme che favoriscono molto la raccolta differenziata, per esempio c'è la possibilità di fare il compostaggio di quartiere e si stabilisce che bisogna privilegiare sempre il recupero della materia rispetto all'incenerimento anche attraverso la gestione dei prezzi.
Si toglie un tetto all'ecotassa per i rifiuti solidi urbani, per disincentivare lo smaltimento in discarica c'è la possibilità di aumentarla". L'ecotassa è un tributo speciale per il deposito in discarica. Prosegue Bratti, sempre sul tema rifiuti: "Abbiamo fatto una proposta di modifica della Tares, la nuova tariffa sui rifiuti (introdotta dal decreto Salva Italia e che debutterà il primo gennaio 2013, ndr), per dare la possibilità che la riscossione avvenga anche da parte dei gestori e non dei Comuni".
Ma le novità non finiscono, tra le modifiche al testo uscito dal Senato, si interviene anche "in ambito agricolo dove si aiuta la produzione di biogas però associata alle esigenze delle aziende e c'è una norma che mette mano al sistema dei parchi dandogli quelle certezze di cui il sistema ha bisogno".
Infine, "abbiamo introdotto degli articoli che riguardano la facilitazione per gli investimenti sulla rete idrica da parte della Cassa depositi e prestiti. Se c'è bisogno di fare investimenti oggi sarà più facile".
L'APPROVAZIONE IN SEDE LEGISLATIVA Ora si attendono i pareri delle altre commissioni in sede consultiva, affinché il testo venga approvato in sede legislativa, quindi in commissione, senza passare dall'Aula.
Poi andrà al Senato per l'approvazione definitiva.
"Abbiamo già deciso la sede legislativa in commissione Ambiente - conclude Bratti - bisogna vedere se le altre commissioni ce la concedono. Se non andremo in legislativa, il provvedimento non vedrà mai la luce, non ce la faremo a chiudere prima della fine della legislatura".
La proposta Lanzarin approvata dalla Camera in Aula il 16 febbraio, era passata al Senato il 9 maggio, che ne aveva modificato ampiamente il testo. È quindi tornata in commissione Ambiente alla Camera che ieri ha deciso per l'approvazione in sede legislativa. (Public Policy)

28/11/12

Sanità:PD, appello a Balduzzi: più attenzione a rischi campi elettromagnetici


(9Colonne) Roma, 28 nov - "Sono in forte aumento, soprattutto nelle città, i campi elettromagnetici generati dal dilagare delle nuove tecnologie: facciamo appello al ministro della Salute affinché non sia consentita nessuna forma di semplificazione delle norme se non si potenziano parallelamente i controlli.
La nostra denuncia nasce dal fatto che il recente Decreto Sviluppo allenta le maglie dei controlli e della fissazione dei limiti consentiti. Questo è molto grave e chiediamo al ministro Balduzzi, che ha dato prova di sensibilità sul tema della prevenzione dei rischi per la salute causati dall'amianto, di esercitare la massima vigilanza". Lo ha detto in Aula Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella commissione Ecomafie, il quale ricorda che "l'Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato che i campi elettromagnetici non vanno sottovalutati rispetto alla salute umana ed ha inserito i campi a radiofrequenza, cioè quelli emessi dai cellulari, fra i possibili agenti cancerogeni per l'uomo a causa dell'aumento del rischio di tumori cerebrali come il glioma (40 per cento di rischio per un uso di 30 minuti al giorno per almeno 10 anni). In Italia la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 22.12.2009 che condannò l'INAIL a corrispondere ad un manager la rendita per malattia professionale prevista per l'invalidità all'80% legata all'uso di cordless e cellulari per motivi professionali; la sentenza rappresenta un decisivo passo verso il riconoscimento completo dei reali rischi per la salute da esposizione alle onde elettromagnetiche;anche le indicazioni fornite dal Consiglio d'Europa e dalla IARC/OMS indicano le radiofrequenze come possibili cancerogeni. Percià chiediamo a questo governo, e al ministro della Sanità in particolare, di rivedere la nuova normativa riguardante le misurazioni dei campi elettromagnetici che di fatto attualmente annulla il principio di precauzione raccomandato dall'Unione europea. Non si possono allentare le tutele ambientali e non si può mettere a rischio la salute della popolazione".
 

 

Oggi in Aula Question time sui campi elettromagnetici

 
 
 


10/11/12

A Francolino



(PD Ferrara) Il Circolo PD di Francolino organizza, in vista delle Primarie del 25 novembre, un importante momento informativo e di confronto
Sabato 10 novembre alle ore 15,
presso la sede del Circolo in via dei Calzolai 595
 
Alessandro Bratti, Eric Zaghini e Mascia Morsucci (rispettivamente dei Comitati per Bersani, Renzi e Puppato) si confronteranno sui programmi dei tre esponenti del PD, a meno di un mese dalle elezioni Primarie.

08/11/12

Rifiuti: Freda dichiarazioni demagogiche, Clini superficiale e incauto

(DIRE) Parma, 7 nov. - Nuove scintille tra il Pd e l'assessore regionale all'Ambiente Sabrina Freda (Idv) sul tema dei rifiuti.
A scatenarle le affermazioni dell'assessore regionale che ha espresso disappunto per l'ipotesi, ventilata dal ministro Corrado Clini, di importare in Emilia-Romagna anche i rifiuti del centro e sud Italia. A fare sponda alla dura replica del ministro (oggi da Rimini Clini ha ribadito che fara' presto una legge per inviare al nord i rifiuti napoletani) arrivano le dichiarazioni di Alessandro Bratti , deputato e responsabile nazionale per la gestione dei rifiuti del Pd, per il quale "sembra anche un po' demagogica la posizione dell'assessore rispetto alle incaute e superficiali dichiarazioni del Ministro Clini riguardo alla eventuale importazione di rifiuti dalla Campania in Regione.
Vorrei ricordare all'assessore che i rifiuti campani, come quelli di provenienza da altre parti di Italia, se sono classificati speciali, a legislazione vigente, gia' oggi arrivano negli impianti pubblici e privati dell'Emilia-Romagna e ne arriveranno anche per il futuro".
Tra l'altro, prosegue il democratico, "proprio per il caso campano la distinzione tra urbani e speciali e' semplicemente legata ad un'interpretazione giuridica alquanto discutibile".

Quindi, prosegue caustico Bratti rivolto all'assessore Freda, "piu' che lanciare anatemi, e mentre ci si pone giustamente l'obiettivo in Regione di produrre meno rifiuti in generale e soprattutto di andare verso il completo recupero dei rifiuti urbani, sarebbe opportuno lavorare insieme al Governo e alle altre regioni per rendere trasparente e pubblica la movimentazione dei rifiuti urbani e speciali in questo Paese".
Infatti, spiega Bratti , "una legislazione farraginosa e un sistema corrotto parallelo a quello istituzionale legato alle ecomafie oggi sono il vero impedimento ad una gestione moderna delle risorse cosi' come richiesto a livello europeo. Non vale la pena quindi inseguire derive leghiste che di fatto nel passato hanno impedito operazioni che potevano tamponare situazioni emergenziali provocando una situazione di paralisi del Paese".

Question time sull’emergenza rifiuti a Roma

 
 
(ASCA) - Roma, 7 nov - ''La situazione della raccolta rifiuti a Roma e' grave, come ha certificato il Cdm lo scorso luglio dichiarando lo stato di emergenza ambientale, ma e' ancor piu' preoccupante che non si veda la fine del tunnel''. Cosi' i deputati Democratici Alessandro Bratti e Roberto Morassut, durante il question time alla Camera durante il quale il Governo, rispondendo all'interrogazione dei Democratici, ha ribadito la gravita' della situazione della raccolta dei rifiuti a Roma. ''Dopo due gestioni commissariali fallimentari, - proseguono - il Partito democratico chiede al Governo di passare dalle parole ai fatti. Il Piano per Roma c'e' ma non funziona, mentre a giugno la Commissione europea ha avviato nei confronti dell'Italia la procedura d'infrazione per la non conformita' della discarica di Malagrotta alla direttiva sulle discariche. Il sito alternativo individuato, quello a Monti dell'Ortaccio, ha riscosso critiche fondate da parte della comunita' scientifica: la responsabilita' della Regione e' enorme ma ora la nostra preoccupazione e' che il Governo si muova. Le popolazioni sono allarmate e sarebbe davvero incredibile se i romani si ritrovassero i rifiuti in strada, visto che la crisi c'e' e dura da tempo''.

(ER) Rifiuti Parma. Bratti: Piano Freda doveva arrivare prima

 

(DIRE) Parma, 7 nov. - "Fa piacere sapere che l'assessore Freda stia predisponendo il Piano regionale generale per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Se questo fosse stato fatto prima forse oggi certe situazioni che si stanno determinando in ambiti provinciali non sarebbero praticabili". Lo dichiara il deputato Pd Alessandro Bratti, che interviene sul voto contrario opposto l'altro giorno dai democratici ad una risoluzione dei dipietristi che chiedeva di concordare l'ampliamento degli impianti di smaltimento con la Regione (inceneritore di Parma compreso).

07/11/12

Rifiuti: Roma; Giarda, vaglio ipotesi trasporto fuori regione

 

NO PROROGA STATO EMERGENZA; VERSO RITORNO COMPETENZA ENTI LOCALI (ANSA) - ROMA, 7 NOV - 'Nell'impossibilita' di prorogare lo stato d'emergenza sui rifiuti a Roma, la competenza del ciclo integrato di rifiuti si accinge a tornare di competenza del Comune, Provincia e Regione. Ed e' al vaglio l'ipotesi del trasporto fuori regione'. Lo ha detto, rispondendo ad una interrogazione a risposta immediata degli onorevoli Alessandro Bratti e Roberto Morassut (Pd) e altri, il ministro per il Rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda, nell'osservare che 'la Regione Lazio non ha condiviso gli impegni previsti entro il 30 settembre scorso dal Protocollo per Roma'.
Il Commissario Goffredo Sottile, ha aggiunto il ministro Giarda, 'sta completando l'attivita' di individuazione del sito per il conferimento dei rifiuti trattati. Purtroppo - ha detto - l'impegno del Prefetto ha trovato attenzione non proporzionata al problema'. 'Dopo due commissariamenti, di cui uno e' stato un fallimento e l'altro che non ha trovato orecchie attente, arriva una risposta troppo vaga' ha poi lamentato Bratti (Pd) nella replica, dichiarando i firmatari dell'interrogazione 'insoddisfatti, tantopiu' alla luce della scelta incauta e improbabile di Monti dell'Ortaggio che e' nello stesso quadrante della discarica di Malagrotta'.(ANSA).

02/11/12

Oggi in Commissione alla Camera



Oggi in Commissione V e I congiunta alla Camera è stato approvato un emendamento all’art. 11 al decreto 174 riguardo all’inserimento dei comuni capoluogo di Ferrara e Mantova nel cratere del terremoto: “Ai fini della migliore attuazione e della corretta interpretazione di quanto disposto dall’articolo 67-septies del decreto legge 22 Giugno 2012 n 83, convertito, con modificazione della legge 7 Agosto 2012 n 134, all’allegato 1 del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 1 Giugno 2012 sono inseriti nell’elenco delle rispettive province i seguenti comuni: Ferrara e Mantova”.
Il dispositivo a prime firme Franceschini e Bratti tende a chiarire una situazione già precostituita grazie anche ad un ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati a prima firma Bratti presentato qualche mese fa. Ora l’iter prevede il passaggio definitivo del provvedimento complessivo che riguarda la conversione in legge del decreto 174 che riguarda la finanza pubblica in aula alla Camera dove molto probabilmente il Governo metterà la fiducia.

(ER) PD. Montanari: parole violente, Marattin tragga conseguente




E BRATTI SI SCUSA CON VENDOLA "A NOME DELLA COMUNITA' FERRARESE"
(DIRE) Bologna, 2 nov. - Monta l'imbarazzo e il fastidio, dentro al Pd, per le parole shock dell'assessore comunale al Bilancio, Luigi Marattin, contro il leader di Sel, Nichi Vendola. Tanto che il consigliere regionale del Pd, Roberto Montanari, afferma: "La frase con cui Marattin si rivolge a Vendola e' di una violenza inaudita. Spero se ne renda conto e ne tragga tutte le conseguenze". Affermazioni, quelle dell'ex segretario regionale dei Ds, che di fatto assomigliano molto a una richiesta di dimissioni per Marattin. Intanto, via Twitter, il deputato ferrarese del Pd Alessandro Bratti, chiede scusa a Vendola per le parole del suo concittadino e collega di partito, "sono certo a nome anche della comunita' che mi ha votato".
 

Rifiuti: PD, Clini intervenga su gestione rifiuti Roma e Lazio

(AGENPARL) - Roma, 31 ott - "Chiediamo al ministro Clini di fare una proposta chiara sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio che risente ancora delle scelte negative fatte dal governo Berlusconi. Esse rischiano di compromettere ulteriormente la situazione che è già molto critica". Lo dichiarano Raffaella Mariani, capigruppo Pd in commissione Ambiente e Alessandro Bratti, deputato Pd in commissione d'inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. "Gli svariati errori commessi dal governo precedente - continuano i deputati democratici - rischiano di far precipitare la regione Lazio nello stato d'emergenza, già preannunciato da tempo. Malagrotta rappresenta a tal riguardo un caso eclatante: in quanto discarica esaurita, non rispetta le direttive comunitarie e utilizza impianti non a norma.
Come ha ricordato il ministro Clini, l'attuale situazione è il risultato di scelte politiche sbagliate, come nel caso dei rifiuti campani la cui gestione fu affidata alla Lega Nord e al precedente Governo, venendo meno ad un'adeguata operazione di soccorso e a un accordo trasparente fra le Regioni. Queste scelte, come hanno messo in luce le indagini della magistratura, pesano tutt'oggi sulla Regione e sull'amministrazione dei rifiuti a Roma. Chiediamo perciò un intervento che possa tutelare una volta per tutte da un'amministrazione inefficiente nei confronti dei cittadini e dell'ambiente, promuovendo la raccolta differenziata".

31/10/12

Dal verbale della Commissione ecomafie....

Da  ALESSANDRO MILITA, Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli   "


È evidente negli atti trasmessi, in particolare nella memoria a supporto  della richiesta di trascrizione delle intercettazioni riguardanti Cosentino Nicola imputato di associazione mafiosa che Impregeco, ente composto da Ce-4, da Napoli 1 e da Napoli 3, era una società di fatto diretta da Nicola Cosentino.
Nell’ambito dei rapporti tra Nicola Cosentino e soggetti terzi c’era Giulio Facchi, soggetto direttamente controllato e pilotato da Chianese Cipriano, individuato come antagonista della cordata Impregeco, che ha sostanzialmente monopolizzato il mercato, escludendo FIBE Campania e FIBE dalla possibilità di gestire le discariche come previsto dal contratto.
Attraverso un incontro tra Chianese Cipriano e Cosentino Nicola è però stato raggiunto un accordo transattivo tra i due gruppi apparentemente contrapposti, che da lì a poco avrebbero agito in unità. Da lì a poco la Resit sarebbe stata acquisita dal Consorzio Napoli 3 e lo Stato italiano, attraverso il Consorzio territoriale Napoli 3, avrebbe assunto i costi teorici e i rischi del disastro ambientale e dell’avvelenamento che riguardava Giuliano e la discarica Resit.
 Fortunatamente la Resit sarebbe stata sequestrata di lì a poco e quindi la responsabilità, che avrebbe avuto interamente lo Stato nel gestire un avvelenamento delle falde consumato da altri, si sarebbe quindi ridotta. Questo è un esempio, ma è tutto documentato nella memoria depositata.

E ancora riguardo alla Bonifica del SIN dell'Ancna di Cengio a proposito del traffico di rifiuti dal Nord al Sud.."

Dice sempre Milita " Anche qui volevo rapidamente rappresentare un altro dato sintomatico in tema di bonifica. In questo caso il problema delle bonifiche è marcato, perché in questa discarica (si riferisce alla Discarica Resit a Giuliano) sono state smaltite 30.700 tonnellate di rifiuti provenienti dalla bonifica dell’ACNA di Cengio, che si è attuata traslando il danno ambientale da Cengio a Giuliano, attraverso tutta una serie di condotte artificiose, modulando e modificando i vecchi FIR per evitare lo svelamento della reale sostanza smaltita all’interno della Resit."


30/10/12

Il mio intervento al network "Routes" all'Università di Ferrara


Alcune riflessioni sullo sviluppo sostenibile oggi…


Da Silent spring di Rachel Carson nel 1962, passando attraverso al rapporto Bruntland (1987) che definisce in maniera semplice ma efficace il significato di sviluppo sostenibile, al Summit più importante, quello di Rio nel 1992, per arrivare al grande tema dei cambiamenti climatici, l’ambientalismo scientifico ha subito un evoluzione importante. Da fenomeno di denuncia ad unica possibilità per un nuovo sviluppo dell’umanità. Ambiente come il principale bene comune da preservare ma anche grande opportunità per le nuove generazioni di affrontare il futuro con ottimismo. Rio (1992) è stato il summit più importante perché qui viene lanciata Agenda 21, si impostano le prime politiche a tutela della biodiversità , si inizia a parlare di cambiamenti climatici. Viene declinato in tutti i suoi aspetti il tema della sostenibilità come unica alternativa alla crescita basata sul consumo delle risorse finite. 
Patto inter e intragenerazionale, osmosi fra paesi sviluppati e non, responsabilità condivisa stanno alla base dei tre pilastri della sostenibilità: economia, ambiente e sociale. La dichiarazione di Rio rimane una pietra miliare della sostenibilità. 27 punti che mettono al centro l’uomo, che presuppongono l’eliminazione delle povertà come condicio sine qua non per raggiungere lo sviluppo. Un approccio che presuppone una forte interdisciplinarietà, una fusione di saperi troppo spesso separati che non possono affrontare i problemi posti da una società sempre più complessa. D’altronde, nella stessa definizione di capitale naturale, parametro basilare insieme al lavoro e al capitale prodotto dall’uomo della sostenibilità, troviamo non solo i sistemi naturali ma anche ad esempio il patrimonio artistico culturale.
Accanto al sapere in senso tradizionale occorre affiancare altri temi primo fra tutti la grande richiesta di partecipazione dei cittadini nelle forme e nei modi più disparati. Non esiste sostenibilità senza condivisione dei processi Tanto più in un momento di crisi, una crisi economica ma anche di valori che colpisce soprattutto le democrazie del mondo occidentale. In queste società oggi il sentimento più comune  è la paura.  La paura è il più potente nemico della ragione. Paura e ragione sono entrambe essenziali per la sopravvivenza dell’essere umano, ma la relazione che li lega è asimmetrica: la ragione talvolta può dissipare la paura, ma la paura spesso spazza via la ragione” Al Gore. (2007) . Questo porta una società a chiudersi, ad andare, come dice Tiezzi (1999), parlando di termodinamica, verso la morte termica. “Un paese, una nazione, un sistema che fa del proprio isolamento, del rifiuto della contaminazione culturale, dello stare su posizioni fondamentaliste e di conservazione, un dogma politico è destinato all’autodistruzione. La difesa eccessiva della propria diversità, vedi lo sviluppo di movimenti politici identitari e secessionisti o la perdita delle diversità, vedi la globalizzazione selvaggia e l’affermarsi di un pensiero unico sono due aspetti dice Tiezzi della stessa stupidaggine termodinamica che porta all’autodistruzione sociale.
Il mondo accademico quindi è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nella società proprio per aiutare a dissipare la paura ed affrontare il futuro con ottimismo. Sempre di più i cittadini vogliono essere partecipi del proprio destino, sempre di più cercano risposte rassicuranti, sempre più sono preoccupati per la loro salute e per quella dei loro figli. Dobbiamo trovare un nuovo modo per dare vita ad un confronto sincero e non manipolativo sul nostro futuro. Per esempio, dobbiamo smettere di tollerare il rifiuto e l’uso distorto del sapere scientifico. Dobbiamo insistere affinché si smetta  di fare un uso cinico di ricerche pseudoscientifiche evidentemente falsificate  allo scopo esplicito di confondere il pubblico nel tentativo di discernere la verità, come sottolinea sempre Al Gore (2007). In questo percorso occorre un impegno del mondo universitario e della ricerca più puntuale, uno sforzo per mettersi al servizio delle proprie comunità. E’ indispensabile che i decisori politici a tutti i livelli svolgano quel ruolo di coordinamento dei vari portatori di interesse necessario per poter affrontare le complessità tipiche della nostra società. E’ una sfida possibile, decisiva! Se da un lato avremo sempre di più necessità di sviluppare il campo delle scienze cosiddette dure, riversando sull’innovazione tecnologica questo lavoro, dall’altro, se vogliamo che la sostenibilità sia un processo vincente diventa sempre più fondamentale incrementare l’apporto  di discipline più legate alle scienze sociali, alle scienze politiche, alla psicologia alla sociologia che consentano di rinforzare la partecipazione delle comunità ai processi di trasformazione.
Abbiamo bisogno di una nuova cultura della responsabilità e della sostenibilità cosi come riportato da Dondi (2011).  Dove per Cultura della Responsabilità si intende quella condizione nella quale la Società nel suo insieme si comporta con responsabilità e prende iniziative concrete per far fronte ai problemi presenti e futuri. In questo senso possiamo distinguerla dal “Senso di Responsabilità” che riguarda piuttosto i singoli individui. “Responsabilità” significa poi capacità di “rispondere”, il che comporta anche una capacità di “ascoltare” e quindi un’attenzione costante rivolta ai problemi.
Per Cultura della Sostenibilità si intende una fase più avanzata rispetto alla Cultura della Responsabilità, che consiste in un nuovo paradigma di organizzazione della società e di comportamento dei singoli individui in cui le esigenze sociali, ambientali ed economiche sono contemporaneamente soddisfatte. Dalla compatibilità economica e sociale, si genera un sistema equo; da quella ambientale ed economica si genera una condizione realizzabile, da quella sociale ed ambientale si genera una condizione vivibile: la contemporanea realizzazione di queste tre condizioni genera un sistema “sostenibile”. Alcuni aggiungono altri sottoinsiemi ma, la sostanza non cambia significativamente. E ancora importante è la nascita in questi anni di una “Scienza” della Sostenibilità il cui oggetto di studio è l’interazione tra sistemi naturali e sistemi sociali. La sostenibilità riguarda molti settori, quali quelli dell’organizzazione della vita collettiva, della produzione ed utilizzazione dei beni, della comunicazione .
E ancora sempre per citare Al Gore (2007) diventa importante linformazione. Una cittadinanza ben interconnessa è formata da uomini e donne che discutono e dibattono idee e progetti , verificando continuamente la validità delle informazioni e delle impressioni ricevute gli uni dagli altri, al pari di quelle ricevute dal proprio governo. Nessuna cittadinanza può essere ben informata senza un flusso costante di oneste informazioni e senza la possibilità di partecipare a pieno titolo alla discussione delle scelte che la società deve compiere”




25/10/12

Un nuovo comitato "Emilia Romagna ecoconsapevole per Bersani"

Siamo amministratori, ricercatori, imprenditori, liberi professionisti, convinti che l’Italia può superare la crisi, attraverso una nuova cultura dei beni comuni, un’idea di sviluppo responsabile, che pongano al centro il tema del lavoro e della occupazione.
Le politiche ambientali possono diventare uno strumento per coniugare tutela del territorio, qualità di vita e nuova occupazione.
La regione Emilia-Romagna per l’elevato livello di servizi e benessere diffuso è il laboratorio ideale per progettare una società dove ambiente e lavoro siano un’opportunità di crescita economica.

L’armonizzazione di ambiente e lavoro passa attraverso alcune sfide:
  •  arrestare il consumo di suolo;
  • sviluppare una società che privilegi la riduzione, il recupero e il riciclo dei rifiuti;
  •  risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • nuovo modello di governance delle multi-utility pubbliche;
  • una rete di trasporto pubblico sostenibile ed efficiente.
Riteniamo che questi temi debbano essere affrontati già nei programmi per le Primarie del centro-sinistra, e li abbiamo declinati a livello nazionale e regionale, affinché la regione Emilia-Romagna possa essere il motore di un nuovo modello di sviluppo responsabile.
Tra i diversi candidati all’interno della coalizione del centro sinistra riteniamo Pierluigi Bersani il più adeguato a impostare politiche riformiste concrete che consentano di avviare il Paese verso un percorso più sostenibile. Gli chiediamo durante questa campagna delle primarie di considerare questi temi prioritari e di coniugare la sua concretezza con la visione di sviluppo responsabile della società.

Ti chiediamo quindi di condividere i contenuti di questo documento aderendo formalmente al Comitato “Emilia-Romagna ecoconsapevole per Bersani” accedendo al sito erecoconsapevole.blogspot.com

Presentazione dell'impianto fotovoltaico





Congresso Ecologisti Democratici Ravenna


 

 
"Circolo Ivo Ricci Maccarini"
Il 26 ottobre 2012, ore 18.30, presso la Sala Piazza Rinascita, in via Maggiore 71, si svolgerà il Congresso della nostra associazione.
Saranno con noi l’on. Alessandro Bratti, impegnato attivamente in Parlamento sulle tematiche ambientali, e il segretario provinciale del PD, Alberto Pagani.
Vi invitiamo a scaricare il documento congressuale, articolato in due parti: il documento politico (“Il futuro dell’Italia ha un cuore verde”) e il documento “programmatico”, che riprende le “10 proposte per l’Italia” presentate già nei mesi scorsi.
Il documento congressuale, sottoposto a discussione, è un documento aperto.
Può essere integrato e modificato da emendamenti votati nei congressi di circolo, e arricchito da ordini del giorno e documenti su temi nazionali e locali, ma potrà essere anche aggiornato in sede di congresso nazionale in base alla evoluzione della situazione politica.
Vi aspettiamo, e vi invitiamo a portare quindi le vostre proposte per discuterle in sede di Congresso.