31/12/10

Messaggio di fine anno 2010 del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

"Roma, 31/12/2010: " Buonasera e buon anno a voi tutti, italiane e italiani di ogni generazione. Non vi stupirete, credo, se dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte e cercano un'occupazione, cercano una strada... "
Così l'incip del messaggio di fine anno 2010 del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Quest'anno il messaggio del capo dello stato è dedicato ai giovani italiani, alla speranza e al desiderio di una vita migliore per loro e per le generazioni a venire e ricordando che "la Democrazia è in scacco senza futuro per i giovani"."discorso

Buste di plastica addio, dal 1° gennaio stop alla vendita e all'uso

L'Italia ha deciso: spariranno 24 miliardi di sacchetti ad alto impatto

ROMA - Ore contate per le buste di plastica: in tutta Italia dal primo gennaio scatta infatti il divieto di commercializzazione e utilizzo degli shopper ad alto impatto ambientale, contenitori non biodegradabili. Il 22 dicembre il Consiglio dei ministri ha infatti negato la proroga alla messa al bando del 'vecchio' sacchetto, e quindi con l'arrivo del nuovo anno negozi, supermarket e mercatini non potranno piu' utilizzarlo per consegnare la merce. Dopo piu' di un secolo, dunque, plastica addio. Era infatti il 1907 quando il chimico belga Leo Baekeland che invento' la bakelite, la prima plastica completamente sintetica prodotta su scala industriale.
La plastica pero', adesso, dal primo gennaio non potra' piu' essere usata. Al suo posto arrivano gli eco-shopper, sacchetti in bioplastica ricavata da mais e da altre materie vegetali, riutilizzabili, biodegradabili e a 'impatto zero'. E proprio l'ambiente sara' il maggiore beneficiario dello stop alla plastica: gli italiani, infatti, sono tra i massimi utilizzatori in Europa di shoppers in plastica. Il Wwf ha rilevato che i nostri connazionali utilizzano "circa 24 miliardi di sacchetti" non biodegradibili, "quasi 400 a testa ogni anno". Una montagna di contenitori, che diventa una montagna di rifiuti, con gli annessi problemi di smaltimento: Coldiretti ha calcolato infatti che occorrono almeno 200 anni per decomporre i sacchetti in plastica. Ma soprattutto, ha sottolineato l'organizzazione, "spesso i rifiuti di plastica sono bruciati e cio' comporta l'emissione di sostanze clima-alteranti come l'anidride carbonica e inquinanti come le diossine", composti "pericolosissimi" per la salute dell'uomo e dell'ambiente. Francesco Ferrante, senatore e responsabile delle Politiche sui cambiamenti climatici del Pd, ha gia' ipotizzato e delineato lo scenario che si configurera' tra meno di 48 ore: "Quando finalmente anche in Italia gli shoppers di plastica verranno banditi, un milione di tonnellate in plastica non si riversera' piu' nell'ambiente e verranno risparmiate centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio".
Perche' l'impatto ambientale delle buste di plastica non deriva dal solo abbandono dell'oggetto: infatti si calcola che per produrne 200 mila tonnellate di buste 'non-bio' vengano bruciate 430 mila tonnellate di petrolio.
L'Italia, quindi dice 'no' all'inquinamento e 'si'' alla sostenibilita', adeguandosi a quanto gia' deciso a livello europeo: la messa al bando delle buste di plastica dal primo gennaio recepisce infatti disposizioni comunitarie, in particolare la direttiva 94/62/Ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Quello delle buste di plastica non e' infatti un problema solo italiano: nel nostro paese arriva infatti circa un quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa, dove vengono importati per la maggioranza da paesi asiatici come la Cina, Thailandia e Malesia. Il 28% di questi sacchetti diventa rifiuto e va ad inquinare l'ambiente. Ma in Italia dall'1 gennaio non piu'. fonte «Agenzia Dire» e  «www.dire.it»

Fotovoltaico, +246% la produzione in Emilia-Romagna

(ErmesAmbiente)   Con 223 megawatt la regione si colloca la quarto posto in Italia con 223 megawatt di potenza installata. Exploit di Ravenna (+1.011%), bene anche Ferrara e Forlì-Cesena. Rimini fanalino di coda. I dati ufficiali di Gse, Gestore dei servizi energetici, elaborati dall'azienda riminese Ubisol
Continua anche nel 2010 la crescita del fotovoltaico in Emilia-Romagna. Con 223 megawatt di potenza installata, la regione si colloca infatti al quarto posto in Italia, preceduta soltanto da Puglia (468 MW), Lombardia (241 MW) e Veneto (239 MW). A rilevarlo i dati ufficiali del Gse, il Gestore dei servizi energetici, l'ente italiano che sovrintende alle installazioni degli impianti fotovoltaici, elaborati dall'azienda riminese Ubisol.
Le cifre fotografano una situazione in forte evoluzione rispetto al 2009. La prima novità è rappresentata dal cambio al vertice della classifica delle province emiliano-romagnole: Bologna perde infatti il primato in favore di Ravenna, balzata in testa con una produzione di energia da fotovoltaico che in dodici mesi è cresciuta di oltre il 1.000%, passando dai quasi 7mila chilowatt installati nel 2009 ai 75.040 attuali (33,5% della produzione regionale complessiva). Bologna conserva il secondo posto, passando da 18.715 a 44.447 chilowatt, che equivale al 19,9% dell'energia prodotta in Emilia-Romagna con pannelli solari. Seguono Modena (26.013 kWp, 9.222 nel 2009, 11,6%), Forlì-Cesena (21.056 kWp, 8.264 nel 2009, 9,4%), Ferrara (14.343 kWp, rispetto ai 4.563 kWp del 2009, 6,4%) vai a ErmesAmbiente

27/12/10

Un polo per l'energia pulita a San Pietro in Casale (Bo)

(ErmesAmbiente) Sorgerà nell'area dell'ex zuccherificio Sfir grazie all'accordo di riconversione firmata a Bologna da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune, azienda e organizzazioni sindacali. Il costo complessivo è di 10 milioni di euro, i primi mesi del 2012 la data prevista per l'operatività.

Un polo per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva non inferiore a 4 megawatt. E’ quanto verrà realizzato a San Pietro in Casale grazie all’accordo di riconversione dell’ex zuccherificio Sfir firmato ieri a Bologna da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di San Pietro in Casale, Sfir e organizzazioni sindacali.
Composto da impianti di diverse tecnologie, ciascuno dei quali comunque con potenza non superiore al megawatt, il polo dovrà essere operativo nei primi mesi del 2012, mentre entro la fine del 2011 dovranno essere completate le procedure di autorizzazione e avviata la costruzione.
Il costo complessivo è di 10 milioni di euro, ma l’accordo prevede anche, in una seconda fase, la realizzazione nell’area dell’ex zuccherificio di un’attività manifatturiera per la produzione di componenti per impianti di produzione di energia rinnovabile.
Grazie a questo nuovo progetto industriale, la cui realizzazione sarà oggetto di una verifica mensile ad opera delle parti, potranno finalmente trovare uno sbocco occupazionale tutti i lavoratori in forza all’ex zuccherificio Sfir, che al momento sono 16.
“Dopo le incertezze seguite alla sospensione del precedente progetto per la realizzazione di contenitori alimentari biodegradabili - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni - con l’accordo odierno viene finalmente offerta una nuova concreta prospettiva occupazionale ai lavoratori che da molti anni attendono un’occupazione. E’ un risultato atteso e positivo che offre anche un'opportunità di sviluppo al territorio, scongiurando nel contempo il rischio di impatti negativi sull’ambiente grazie alla realizzazione di impianti di piccola taglia”.

A big big family...

22/12/10

Prestigiacomo e muro anti-ambiente di PDL-LEGA

SENZA RINVIO SISTRI SARA' CAOS PER IMPRESE

(DIRE) Roma, 22 dic. - Lo strappo con la maggioranza di governo del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo "molto probabilmente nasconde altre motivazioni che quelle oggetto del provvedimento in discussione". Lo dice Alessandro Bratti, deputato del Pd, che oggi in aula alla Camera aveva sollevato l'incongruenza dell'articolo sulla tracciabilita' dei rifiuti all'interno del Decreto per aiutare le imprese.
"Prestigiacomo- prosegue Bratti- paga il fatto che non ha mai voluto ascoltare la proposta del Pd per l'applicazione del Sistri" (il sistema di tracciabilita' informatico che riguarda i rifiuti). Un periodo sperimentale di un anno e una collaborazione stretta con le imprese "poteva essere la strada giusta per ammodernare il sistema- dice il democratico- il ministro ha voluto perseguire sulla propria strada sbattendo violentemente contro il muro Pdl-Lega, un muro sicuramente che non ha caratteristiche ambientali".
La vicenda "toglie la finta patina di ambientalismo di questa maggioranza che ha sempre considerato le politiche ambientali un orpello fastidioso e che fa perdere tempo- conclude Bratti- a questo punto a noi interessa capire come il governo affrontera' il tema tracciabilita' dei rifiuti e se la proroga promessa anche oggi alla Camera ci sara' oppure no. Questo per non far piombare nel caos il mondo delle imprese".

21/12/10

Grave silenzio del governo

Roma, 21 DIC (Il Velino) - I deputati Alessandro Bratti (PD) ed Elisabetta Zamparutti (Radicali), primi firmatari delle risoluzioni in Commissione Ambiente per il ripristino delle norme relative all'obiettivo di qualita' pari un nano grammo a metro cubo di benzo(a)pirene abrogate dal decreto legislativo n. 155 del 2010, hanno dichiarato: "Da mesi chiediamo il ripristino delle norme sull'obiettivo di qualita' del benzo(a)pirene per le aree urbane con piu' di 150 mila abitanti e il ripristino degli obblighi di intervento precedentemente previsti in caso di superamento dell'obiettivo di qualita' medesimo." Hanno poi continuato i due parlamentari: "Mentre cresce la mobilitazione con le migliaia di firme, trasmesse dall'associazione PeaceLink e da altri comitati alla Commissione Ambiente, e' gravissimo che anche oggi il Governo non si sia presentato in Commissione per avanzare una proposta, una contro proposta, o comunque esprimere una propria posizione rispetto a questo gravissimo problema." Bratti e Zamparutti hanno concluso dicendo: "A questo punto alla ripresa dei lavori parlamentari porremo direttamente al voto le risoluzioni e ciascuno si assuma le proprie responsabilita' di fronte ai cittadini dell'aree metropolitane interessate a partire da quelli di Taranto." (com/ilp) 211658 DIC 10 NNNN






20/12/10

Energia, chiuso il confronto pubblico sul Piano regionale

(ErmesAmbiente) Terminata la prima parte del percorso per il Piano attuativo 2011-2013. Errani: "Guidare il cambiamento energetico per superare la crisi con una nuova economia"
(17 dicembre 2010) "Stiamo costruendo la seconda generazione del Piano energetico. Abbiamo già raggiunto risultati rilevanti sul fronte delle fonti rinnovabili. In sintonia con l’Europa, vogliamo diventare la regione leader in Italia di questo cambiamento per superare la crisi".
Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani intervenendo a Bologna al convegno di chiusura della prima parte del percorso di ascolto e confronto per realizzare il Piano attuativo 2011-2013 del Piano energetico regionale.
Tra gli obiettivi della Regione tagliare dal 7 al 10% i consumi energetici e di aumentare tra i 700 e i 1000 MW la produzione da fonti rinnovabili, per arrivare a 1500/1800 MW totali nel 2013.
Dal 22 ottobre scorso, la Regione ha aperto un confronto tra il mondo produttivo e le nuove frontiere della green economy, tra le nuove tecnologie per la produzione di energia pulita e le soluzioni ‘universali’ per l’edilizia e le costruzioni, tra il ruolo degli enti locali e le politiche nazionali e internazionali.
Due mesi di appuntamenti seminariali con 23 incontri tematici pubblici, a cui hanno partecipato oltre 2500 persone (professionisti, esperti del settore energetico, docenti universitari, amministratori pubblici, rappresentanti di aziende, enti e gestori dell’energia), oltre 180 relatori e 350 contributi.
Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, a gennaio 2011 ci sarà la condivisione degli obiettivi e delle azioni specifiche del Piano con le Associazioni imprenditoriali ed Enti locali così da presentare a febbraio la proposta del Piano Triennale 2011-2013. Tra aprile e maggio 2011 il completamento della procedura di approvazione del Piano.
La Regione punta a sviluppare e innovare l’industria manifatturiera e delle costruzioni per collocare l’Emilia-Romagna all’avanguardia delle regioni che producono tecnologie verdi.

16/12/10

Industria, Pd: Favorire le cessione dell'impianto Basell di Terni,favorisce anche Ferrara

Roma, 16 DIC (Il Velino) - "Per dare uno sbocco alla crisi del polo chimico ternano e in vista dell'incontro con il ministro Romani, chiediamo alla multinazionale Basell di attuare il piano industriale favorendo la cessione dell'impianto di Terni". Lo chiedono i deputati del Pd Alessandro Bratti , Marina Sereni, Carlo Trappolino e Ludovico Vico. "E' auspicabile - proseguono i deputati - che il rilancio del polo ternano passi attraverso il progetto della 'chimica verde' di Novamont. Ad una crisi che rischia di aprire la strada al deserto si deve risponde con una proposta di forte innovazione e in linea con la Green Economy. Le vicende degli stabilimenti della multinazionale, che oltre a Terni e' presente anche a Brindisi e Ferrara, hanno ripercussioni sui territori nei quali e' radicata. La chiusura della LyondellBasell di Terni, avvenuta nonostante un utile di 10milioni di euro nel 2009, ha investito l'intero compendio chimico della citta'. Essa infatti riforniva di materia prima altre realta' produttive e condivideva con esse i costi di gestione e organizzazione del polo industriale. L'effetto-dominio e' stato devastante, mettendo a rischio piu' di mille posti di lavoro tra diretti e indotto".


Interventi (resoconto sommario e stenografico) su "Decreto Rifiuti"

ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, vorrei riprendere le considerazioni del collega Margiotta. Siamo davvero in una situazione grottesca, anche perché si sta proponendo qualcosa che si sa che fallirà, in base a tutte le esperienze che abbiamo in questo Paese. Ne cito una come esempio significativo: la Calabria.
Nel momento in cui si è delegata ad un soggetto terzo straordinario la scelta dei luoghi dove costruire discariche o inceneritori, questa non è stata fatta. Un conto è nominare un prefetto - così come si è chiesto - per accelerare le procedure per i due termovalorizzatori, già individuati, di Salerno e Napoli; un conto è espropriare il presidente della regione e la regione stessa di alcune responsabilità in ordine alla scelta - si dice anche insieme agli enti locali - dei luoghi dove costruire le discariche. Tutto ciò sapendo che, nominando un prefetto, si scarica la coscienza ma, in realtà, non si risolve il problema (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Qui gli altri interventi


Casa dell'Energia. Domani l'evento di chiusura

(ErmesAmbiente) Nell'ambito del ciclo di incontri organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in vista della realizzazione del Piano attuativo 2011-2013 del Piano Energetico Regionale, appuntamento nella Casa dell'Energia con l'evento conclusivo. Coordina il presidente dell'Assemblea legislativa Matteo Richetti, partecipa con una relazione tematica l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, conclude i lavori il presidente della Regione Vasco Errani.
Qui il programma

15/12/10

Oggi in aula discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti (A.C. 3909-A)

ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, la regione Campania, in particolare l'area fra Napoli e Caserta, vive ormai da diversi anni una situazione di crisi profonda, legata alla gestione dei rifiuti urbani.

Dopo due anni di promesse ed illusioni, di decreti-legge, ben cinque, e numerosissime ordinanze di protezione civile, l'emergenza rifiuti non è stata risolta, non solo sul piano pratico, visto che le infrastrutture continuano ad essere insufficienti, ma neanche sotto il profilo delle cause che l'hanno determinata. Questo Governo ha avviato, come è stato più volte ricordato dagli interventi che mi hanno preceduto, una serie di misure straordinarie per affrontare l'emergenza rifiuti, con il decreto legge 23 maggio 2008, n. 90, poi convertito in legge n. 123 del 2008, che ha appunto istituito il sottosegretario di Stato per la gestione emergenza rifiuti in Campania.
Il sistema delle discariche e l'inceneritore di Acerra, che sono il perno di questo provvedimento, avrebbero dovuto consentire, secondo il Governo, un periodo di transizione sicura di circa quattro anni, che avrebbe potuto permettere l'entrata a regime della gestione dei rifiuti attraverso l'aumento della raccolta differenziata e la costruzione dei rimanenti termovalorizzatori. A fronte poi di questa scelta, il Governo si era impegnato in prima battuta a definire un accordo di programma con la regione Campania in data 18 luglio 2009, che prevedeva uno stanziamento di 526 milioni di euro, di cui 263 milioni a carico del Governo e i rimanenti a carico della regione Campania, per opere di compensazione ambientale, da erogare ai comuni ospitanti gli impianti di trattamento rifiuti. Tale importo poi, in seguito ad altre riunioni, si sarebbe ridotto, ma di fatto, come noto, non è mai stato erogato. Va ricordato che il decreto-legge n. 90 del 2008 imponeva inoltre.....

14/12/10

Cambiamenti climatici ed energie rinnovabili, le tavole rotonde nell'ambito del progetto LG Action


Dopo la COP 16 di Cancun Il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane promuove due tavole rotonde nell'ambito del progetto LG-Action su "Il dialogo tra autorità locali e governo nazionale su cambiamenti climatici ed energie rinnovabili"
giovedì 16 dicembre a Roma
presso l'Aula della Biblioteca del CNEL - Viale Lubin 2, ore 10.30  Vai al Programma


11/12/10

Da Cancun a Roma

Un Summit qui a Cancun di cui si annunciava già il fallimento ma che in realtà mantiene in vita la speranza di poter avere un post kyoto 2012 con qualche certezza in più.
Ho avuto occasione di ascoltare i vari “statement” dei Paesi nella cosiddetta “high level session”. Non vi è dubbio che gli interventi più interessanti e politicamente significativi sono venuti dai due Presidenti Correa , Ecuador , e Morales Bolivia. Direi con toni diversi molto più pragmatico il primo che ha ricordato come anche i giacimenti di combustibili fossili vadano trattati come i carbon sink rappresentati dalle foreste e molto più ideologico il secondo che ha esortato i Governi a prendere posizioni certe per salvare il pianeta caso contrario saranno i popoli a decidere.



10/12/10

Adattarsi al Cambiamento Climatico



ACT! Conference 2010
ACT - Adattarsi al Cambiamento Climatico
Strategie ed esperienze per incrementare la resilienza delle città ai cambiamenti climatici
Ancona, 14 dicembre 2010

Qui il programma


Rifiuti: i numeri del Rapporto 2010 elaborato da Arpa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna


Bologna, 10 dicembre 2010 - Nel 2009 la produzione di rifiuti urbani in Emilia-Romagna si è, per la prima volta nell’ultimo decennio, ridotta rispetto all’anno precedente, con una diminuzione dello 0,9% in termini assoluti e dell’1,8% in termini di produzione pro-capite. E’ diminuito del 10% anche il ricorso alla discarica che nel 2009 ha interessato solo il 46% del totale dei rifiuti indifferenziati, continuando un trend discendente iniziato nel 1996 quando tale percentuale era al 77%. Continua poi ad aumentare (+2%) la raccolta differenziata che ha raggiunto il 47,4% dei rifiuti urbani, pari a 323 kg pro-capite. Un dato questo che pone l’Emilia-Romagna nettamente al disopra del dato medio nazionale di 165 kg per abitante e che è prossimo all’obiettivo del 50% previsto dalla normativa nazionale. E’ quanto emerge dal Rapporto 2010 sui rifiuti elaborato da Arpa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che è stato presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda. “Sono dati positivi che ci invitano a proseguire su questa strada. Prevenzione, ovvero riduzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata e recupero di materiale - ha detto Freda - sono gli obiettivi fondamentali che perseguiamo, in linea con quanto previsto anche dall’Europa, che ci chiede di fare del conferimento in discarica una soluzione sempre più residuale e di ridurre progressivamente anche l’incenerimento, sia pur con recupero di energia. La direttiva 98 del 2008 in particolare stabilisce come obiettivo il 50% di recupero sul totale dei rifiuti raccolti. Noi lavoriamo per raggiungerlo". Via Ermes ambiente





09/12/10

Ma in Italia ?

Il discorso del Ministro Prestigiacomo oggi a Cancun è stato quasi ineccepibile, direi molto scontato. Oltre all'appello a Cina e USA per definire politiche impegnative e per costruire il post Kyoto. Interessante anche l'attenzione sulle politiche di adattamento e dei relativi finanziamenti per i paesi più esposti.
La domanda però che è di obbligo è dove è questo impegno in Italia ? Abbiamo forse in Italia messo a punto un Piano di adattamento climatico nonostante le molte vulnerabiltà territoriali ? Insomma apprezzo lo sforzo ...ma mi sembra vi sia molto fumo e poco arrosto !

Domani a Ferrara

Ricostruiamo l’Italia: da dove iniziare?” La risposta la cercheranno insieme Gustavo Zagrebelsky, Ezio Mauro e Dario Franceschini, invitati a partecipare al dibattito organizzato dal Partito Democratico di Ferrara venerdì 10 dicembre 2010, alle ore 18.00, presso la sala San Francesco.
(da PD Ferrara)

08/12/10

Cop16 a Cancun: molta tattica, poche proposte concrete

Dopo la prima giornata delle dichiarazioni al  "high level segment" dei Capi di Stato siamo in presenza di una "partita a scacchi". A parte l'intervento chiaro e preciso del Presidente dell'Ecuador Rafael Correa che ha ribadito la dsponibilità a non estrarre petrolio in cambio di un serio programma internazionale di lotta ai cambiamenti climatici e di aiuto ai paesi in via di sviluppo. Correa ha sostenuto l'idea che i giacimenti di combustibili fossili sono come i "carbon sink" costituite dalle foreste.
Per il resto i piccoli Paesi del Pacifico, ma anche molti Paesi Africani hanno sostenuto la necessità di potere contrastare i cambiamenti climatici attraverso i finanziamenti previsti dagli accordi precedenti. La Cina molto attesa, oltre a manifestare buone intenzioni ha fatto capire chiaramente che non cederà la propria quota di diritto ad inquinare a vantaggio di pesi come Stati Uniti. Mah..vediamo cosa succede in questi giorni.

P.S. L'evento è molto meglio organizzato rispetto a Copenaghen! C'è in realtà molta meno gente in giro.

Trent'anni fa, Lennon. E voi dove eravate?

Dal sito di Repubblica.it. "L'anniversario della scomparsa dell'artista. Il nostro speciale con le straordinarie foto Getty Images. Le iniziative. E i vostri ricordi
Repubblica.it ha ricordato la morte di John Lennon con uno speciale, 1 e con le straordinarie foto del Getty Images.
Chiediamo ai nostri lettori. Dove eravate? E cosa ricordate di quel giorno?
Il 2010 è un anno di celebrazioni legate a John Lennon, ricorrono infatti due importanti anniversari: quello della nascita, il 9 ottobre, e quello della morte, l'8 dicembre.
Durante questo periodo la figura di Lennon è stata celebrata nel mondo con mostre, film, commemorazioni, concerti tributo e speciali iniziative supervisionate interamente da Yoko Ono.




07/12/10

Sono in viaggio per Cancun (Messico)












In missione a Cancun (Messico) per la Conferenza sul clima con la Commissione ambiente della Camera


(ANSA) - CANCUN (MESSICO), 7 DIC -Si apre con la svolta della Cina, che lancia una inedita dichiarazione di impegno volontario ma vincolante per i target delle emissioni, la sessione di alto livello, con Capi di Stato e ministri, della 16/a Conferenza Onu sulla lotta ai cambiamenti climatici (Cop16) che si chiude il 10 dicembre.

In particolare la Cina vede la possibilita' di una risoluzione in ambito Onu e si ipotizza, per Pechino, anche un sistema simile alle quote di emissione.
Da parte degli Stati Uniti c'e' la ferma volonta' di mettere in atto il piano di riduzione delle emissioni gia' lanciato per Copenaghen (-17% al 2005 pari al 4% rispetto al '90 che (l'anno di riferimento per il Protocollo di Kyoto che gli Usa, unico paese industrializzato, non hanno mai sottoscritto).

Oggi arriva anche il ministro italiano dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che nel programma degli interventi dei rappresentanti di Governo e' prevista nella mattina del 9 dicembre. Sempre nella stessa mattina parlera' anche Todd Stern, inviato speciale per il clima del Dipartimento Usa. La Cina e' prevista per l'8 dicembre nella sessione pomeridiana.
Due i testi che i negoziatori stanno mettendo a punto per i ministri: uno sugli impegni a lungo termine e l'altro su Kyoto.
Ancora, secondo alcuni osservatori, testi troppo aperti. Sul tavolo di Cancun nodi importanti come le foreste (sembra essere questo l'accordo piu' vicino con fondi per i paesi poveri ma c'e' ancora l' incognita del conteggio nell'ambito dei crediti di emissione) e i finanziamenti per i paesi in via di sviluppo.
Un pacchetto che sembra possibile chiudere. (ANSA).


06/12/10

Fotovoltaico in regione: via libera dall'Assemblea Legislativa per l'individuazione delle aree e dei siti


La delibera disciplina la localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano la fonte solare fotovoltaica. "In un’ottica di sostenibilità ambientale - ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente Sabrina Freda - si è voluto conciliare la produzione dell’energia da fonti rinnovabili con la tutela del territorio, del paesaggio, dell’agricoltura e dell’ambiente naturale, favorendo la diffusione di piccoli impianti e contenendo il consumo di suolo".

Bologna, 6 dicembre 2010 - Via libera da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna alla delibera che disciplina la localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano la fonte solare fotovoltaica. La deliberazione costituisce uno stralcio delle Linee guida regionali, che verranno predisposte nei prossimi mesi e che daranno indicazioni anche per le altre tipologie di impianti da fonti rinnovabili come eolico, biomassa, biogas e idroelettrico.

La disciplina regionale - che non varrà per i provvedimenti già autorizzati, per quelli oggetto di finanziamento pubblico e per le istanze complete della documentazione prevista - attua le linee guida ministeriali del 10 settembre 2010 relative agli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che hanno dettato i criteri generali per l’inserimento degli impianti nel paesaggio e nel territorio.
"Si tratta - ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda - di un buon provvedimento, frutto di un ampio e positivo confronto con le diverse realtà interessate. In un’ottica di sostenibilità ambientale - ha proseguito l'assessore - si è voluto conciliare la produzione dell’energia da fonti rinnovabili con la contemporanea tutela del territorio, del paesaggio, dell’agricoltura e dell’ambiente naturale, favorendo la diffusione di piccoli impianti e contenendo il consumo di suolo".
Per l’assessore alla Programmazione territoriale Alfredo Peri "Con questo provvedimento la Regione sceglie di tutelare il territorio, ma allo stesso tempo introduce regole chiare che da un lato daranno certezza agli operatori e dall’altro ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano energetico regionale e dall’Unione europea in materia di energie rinnovabili”.
Dal punto di vista agricolo l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha evidenziato che "il fotovoltaico a terra con le nuove regole introdotte oggi dalla Regione diventa una opportunità per le imprese agricole, che potranno così integrare il proprio reddito aziendale. Gli agricoltori potranno intervenire nella aree di produzione Dop, Igp, biologico, Doc e Igt rispettando i limiti previsti da questa delibera".
Per quanto riguarda l’installazione a terra degli impianti, la delibera individua diverse tipologie di aree, caratterizzate da diversi livelli di tutela, in relazione alla presenza di vincoli di natura paesaggistica e ambientale e alle caratteristiche del territorio. Non sono invece previsti limiti particolari per gli impianti collocati su edifici. In questo caso, proprio per diffondere questo tipo di produzione di energia rinnovabile, i pannelli potranno essere collocati sugli edifici esistenti ovunque ubicati, ferma restando l’osservanza della normativa di tutela degli stessi e delle norme di sicurezza sismica. Se l’installazione sulle coperture dell’edificio non è fattibile, l’ubicazione degli impianti è consentita, fuori dalle aree a completa esclusione, anche con moduli al suolo, purché destinata soltanto all’autoconsumo e comunque per una potenza complessiva non superiore a 20 Kw.

Repubblica di domenica 5 dicembre 2010, pagina 7

Intervista a Dario Franceschini - "Pd e destra per salvare il Paese e dopo un anno si va a votare"
di Casadio Giovanna

"Invito rivolto a chi nella maggioranza antepone l'interesse nazionale all'interesse di parte"
"Serve un esecutivo che affronti la crisi economica e metta mano a una nuova legge elettorale"

 «Berlusconi si tolga di mezzo. Già da mesi avrebbe dovuto dimettersi. Quanto costerà questo atteggiamento del premier all'Italia? Ha lanciato l'allarme-rating ma l'instabilità è colpa della sua maggioranza e dipende anche dalla stagnazione di un paese, il nostro, che non ha più crescita. La sua pretesa di restare comunque a Palazzo Chigi, il suo discredito internazionale quanto incidono sul differenziale di interessi tra noi e la Germania? Un costo economico spaventoso a carico delle famiglie italiane». È una requisitoria quella di Dario Franceschini. Per le opposizioni, cosl come per Fini, è cominciato il conto alla rovescia: meno nove giorni al voto di sfiducia a Berlusconi. Ela partita è già spostata sul "dopo". Per il capogruppo Pd l'obiettivo è un governo di responsabilità anche di un anno, o quanto occorre, per affrontare l'emergenza economica e la riforma elettorale. Siete così certi di avere i numeri per la sfiducia, onorevole Franceschini? Perché Berlusconi è convinto del contrario.

«Sono uno abbastanza preciso e con una certa esperienza parlamentare, in più conosco l'aritmetica: 85 più 225 - che sono i firmatari delle due mozioni di sfiducia - fa 310. Basta aggiungere il deputato valdostano Roberto Nicco ei sei radicali - i quali stanno ponendo una seria questione politica che il Pd dovrà affrontare, ma non ho dubbi voteranno come sempre "Pd e destra per salvare il Paese e dopo un anno si va a votare" Franceschini: ma Berlusconi resti fuori contro il governo -ebbene, lasomma fa 317. E non conto Fini, il presidente della Camera per consuetudine non vota, né altri parlamentari che ci stanno pensando». Intanto il coordinatore del Pdl, DenisVerdini dice di «fregarsene politicamente» delle prerogative del capo dello Stato e che poi si andrà alle elezioni. «Temo che le parole di Verdini in tutta la loro volgarità siano un piccolo aperitivo rispetto al clima incandescente in cui Berlusconi, e quelli che gli sono rimasti fedeli, trascineranno il paese per impedire che la crisi segua le regole costituzionali. Del resto si sta manifestando l'essenza stessa del ber-lusconismo, e cioè l'idea malata che vincere le elezioni sia un fatto personale e di essere perciò al di sopra del Parlamento, del capo dello Stato, della Costituzione».
Lei non prevede una resa di Berlusconi?
«Non mi pare sia possibile, è in contrasto con la sua idea della politica e dello Stato; il premier non vede altro che se stesso e niente oltre se stesso. Immagino che il suo schema sarà - una volta passata la mozione di sfiducia - sparare contro tutto e tutti sin dal giorno dopo, chiedendo elezioni anche a costo di esporre l'Italia a una drammatica crisi e alla speculazione internazionale. Siamo alla vigilia di regole europee che imporranno una durissima manovra di rientro del debito pubblico, con un paese esposto, come abbiamo visto dai documenti WikiLeaks, al discredito e una legge elettorale-truffa. Ogni persona di buonsenso non può non pensare a un governo di responsabilità. Se anche Berlusconiriuscisse a salvarsi per unvoto o due, non avrebbe la forza per affrontare questa emergenza».
 Un governo di responsabilità con chi? Non state facendo i conti senza l'oste, ovvero il centrodestra? «Con le forze politiche e i singoli parlamentari di opposizione di maggioranza che mettano gli interessi nazionali davanti a quelli di parte. Qualsiasi soluzione, però senza Berlusconi». Ma il Pd appoggerebbe un governo guidato da Gianni Letta o da Tremonti? «Conosco le prerogative del presidente Napolitano e, prima di parlare di nomi, anche di quelli più improbabili, si deve capire se nel centrodestra ci sono parlamentari che ritengono più importante di Berlusconi salvare il loro paese. Questo è il bivio. Dal 15 dicembre anche nel Pdl e nella Lega molti dovranno chiederselo. Il "dopo" è un governo che non butti il paese in un periodo d'incertezza com'è una campagna elettorale. Poi si va alle elezioni».
Quanto dovrebbe durare questo governo, un anno? «Il tempo che occorre per fronteggiare crisi e manovre economiche e fare una nuova legge elettorale.

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L'intervento di Franceschini sulla riforma Gelmini è stato visto 170mila volte su Youtube




03/12/10

Sul DL 190/2010 relativo all'emergenza campana

Alessandro BRATTI (PD) sottolinea le proprie perplessità circa la mancata dichiarazione nel provvedimento in esame dello stato di emergenza. Fa notare come ormai da anni siano state fornite cifre sulla questione dei rifiuti in Campania non corrispondenti alla verità: a tale proposito, ricorda come il Ministro Prestigiacomo, il 14 aprile scorso, abbia fornito indicazioni sulla produzione dei rifiuti nella regione Campania non coincidenti con il dato dei 2.700.000 tonnellate di rifiuti negli ultimi 4-5 anni. Aggiunge poi come in sede di risposta alle numerose interrogazioni e interpellanze presentate nei mesi precedenti, siano state fornite dal Governo garanzie circa l'autosufficienza del sistema dei rifiuti in Campania per 2-4 anni. Si sofferma quindi sulle cause della criticità della situazione dei rifiuti in Campania evidenziando, in primo luogo, come in effetti non sia mai partita la realizzazione della discarica di Cava Vitiello per la quale si era ipotizzata una capienza di 3 milioni di tonnellate di rifiuti: su tale discarica fa notare come anche a livello europeo fosse emersa l'inopportunità della sua realizzazione, peraltro evidenziata anche a livello regionale, in netta quindi contraddizione con il piano della Protezione civile. In secondo luogo, denuncia il fallimento del sistema degli inceneritori, del quale auspica comunque l'avvio. In terzo luogo, fa notare come in Campania non abbia funzionato il sistema della raccolta differenziata, in ordine alla quale è stato infondatamente dichiarato che la percentuale - relativamente alla città di Napoli - si aggiri intorno al 38 per cento, mentre il dato effettivo è 22 per cento. Con riferimento ancora alla raccolta differenziata, rileva come non si abbiano notizie circa il commissariamento degli 11 Comuni inadempienti su tale modalità di raccolta.

Rileva quindi come l'Unione europea abbia vincolato l'erogazione di fondi al piano regionale di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, al piano regionale dei rifiuti speciali e al piano regionale delle bonifiche.

Quanto all'inceneritore di Acerra, fa notare come la sospensione del funzionamento dell'inceneritore sia stato ricondotto a problematiche tecniche, in particolare alla crepatura del forno, in ordine alle quali è stato espresso l'auspicio che non si manifestassero anche nella terza linea. Ricorda poi che a seguito di tali dati sono stati richiesti chiarimenti circa il collaudo effettuato su tale impianto.

Quanto invece ai consorzi, non concorda con quanto previsto dal decreto-legge in esame, il quale, a suo avviso, non consente di affrontare la tematica degli esuberi di personale per i quali si pongono addirittura problemi di pagamento degli stipendi.

Rinvia invece alle considerazioni che saranno svolte dall'onorevole Iannuzzi in ordine alla provincializzazione delle competenze dei rifiuti.



Pubblico e privato insieme per il clima - Idee, strumenti e progetti per il territorio


























anche su emilia romagna si-impresa








01/12/10

Dichiarazione di voto dell'on.le Dario Franceschini sul Ddl di riforma dell'università

Presidente, stiamo affrontando questa discussione in una situazione surreale. Una maggioranza al capolinea, ex maggioranza l'ha chiamata l'onorevole Della Vedova, che non esiste più, non esiste più politicamente e numericamente e che pure vuole imporre a tempo ormai scaduto una riforma al mondo dell'università con dei muscoli che non ha, scaricando su un Paese già approvato altre tensioni. La giornata di oggi è particolarmente significativa perché le migliaia di studenti che hanno manifestato non hanno alle spalle alcun partito né alcun sindacato. L'hanno fatto spontaneamente dal sud al nord del Paese.

30/11/10

UNIVERSITA': FRANCESCHINI, VOLETE SQUALIFICARE PUBBLICO A FAVORE PRIVATO =

(ASCA) - Roma, 30 nov - In questa riforma 'emerge un disegno: non so se inconsapevole e non so se lei signor ministro Gelmini sia uno strumento inconsapvole. Un disegno con una universita' pubblica di basso livello a basso costo che laurei in masssa per recuperare il ritardo rispetto alle medie europeee e un'iversita' privata di eccellenza per chi ha i soldi o puo' mandare i figli all'estero'.
Lo ha detto il presidente dei deputati democratici Dario Franceschini intervenendo in aula alla Camera ler la dichiarazione di voto sulla riforma dell'Universita'.
'Il ministro Tremonti -ha aggiunto Franceschini- ha parlato chiaro, la cultura non si mangia, la Divina Commedia non e' un buon companatico, e il presidente Berlusconi che non ci fa mai mancare la sua parola di saggezza, si e' posto la seguente domanda 'perche' dovremmo pagare gli scienziati se facciamo le piu' belle scarpe del mondo?'. E invece il legame tra conoscenza, cultura, storia, identita' di un paese emerge con intelligenza dalle modalita' scelte dai ragazzi italiani per protestare, andando sui monumenti piu' importanti delle citta' perche' quelli sono i simboli del legame tra Stato, scuola, universita', ricerca, mondo della cultura'.
'I ragazzi -ha detto ancora FRanceschini- hanno capito quello che non ha capito il ministro Bondi e cioe' che i monumenti sono la nostra carta d'identita' con cui ci presentiamo al mondo: imparate da loro!'.
Per quanto riguarda i contenuti vantati dalla maggioranza, Franceschini ha elencato puntigliosamente i tagli che hanno colpito l'universita' sia per la ricerca che per la didattica, contrapponendo le proposte di una 'riforma vera' come quella che era stata proposta con gli emendamenti del Pd tutti respinti. Uno slogan vuoto e' stato definito l'annuncio di voler perseguire il merito. In realta' ha sottolineato Franceschini 'per fare vincere il merito ci vogliono pari opportunita', sia per il figlio dell'operaio sia per il figlio del notaio'.
E la conseguenza e' che 'se all'estero se sei preparato, se studi vai avanti, da noi invece se studi, se sei preparato ti vedi passare davanti i raccomandati'.
'Berlusconi oggi con la consueta arroganza -ha concluso Franceschini- ha detto agli studenti 'andate a studiare'.
Bene caro Berlusconi! e' proprio per questo che manifestano i ragazzi, perche' vogliono potere studiare nelle universita' italiane!'.






Mangiando s'impara...a vivere bene



Premiato all'Ethic Award 2010 (come "vincitore d'area") il progetto di educazione alimentare, ambientale e alla salute di Nordiconad, l’impresa cooperativa di dettaglianti aderente al Consorzio nazionale Conad con 483 punti vendita disseminati capillarmente in oltre 200 comuni del Nord Italia.


Modena, 30 novembre 2010 - Un importante progetto di educazione alimentare promosso da un retailer locale che ha saputo coniugare, nel suo territorio, business e sviluppo sostenibile con risultati a favore dell'ambiente e del sociale. Un percorso ludico-formativo che si rivolge ai bambini delle elementari - i consumatori di domani - con l'obiettivo di farli crescere consapevoli dell'importanza di un'alimentazione sostenibile. Sono queste le motivazioni dell'assegnazione tra i vincitori d'area dell'Ethic Award 2010-Premio per un futuro sostenibile a Mangiando s'impara, il progetto di educazione alimentare, ambientale e alla salute di Nordiconad, l’impresa cooperativa di dettaglianti aderente al Consorzio nazionale Conad con 483 punti vendita disseminati capillarmente in oltre 200 comuni del Nord Italia.
Rivolto ai bambini delle scuole elementari - in particolare le terze, quarte e quinte - Mangiando s'impara guida i più piccoli alla scoperta dei sapori genuini, stagionali, del territorio con laboratori di animazione, incontri con le famiglie e visite a fattorie didattiche. Giocando, assaggiando, immergendosi in innovative esperienze sensoriali, i bambini imparano ad apprezzare frutta e verdura. Per tre mesi e per due volte alla settimana i punti vendita a marchio Conad più vicini alla scuola riforniscono la merenda con frutta di stagione. Non manca un concorso creativo, che premia disegni, testi e sculture delle classi sul tema "frutta". Coinvolti nel percorso anche medici nutrizionisti ed esperti del settore.
Risultati? I bambini coinvolti dimostrano "minore resistenza" all'acquisto e al consumo di frutta, sia a scuola che in famiglia. Dal 2003 Mangiando s'impara torna tutti gli anni, e finora ha interessato oltre 17mila bambini.
Inaugurato nel 2002, l'Ethic Award - sponsorizzato da Barilla, Epta, Henkel e Procter&Gamble - vuole segnalare e premiare l'impegno delle imprese in iniziative concrete di “sviluppo sostenibile”: in altri termini, miglioramento della qualità della vita, dell'ambiente, del lavoro, delle relazioni sociali e della cultura.

Data Democratica

Il 3 dicembre a Roma alla Scuola di Politica di Democratica


10:00 - 10:30 | ALESSANDRO BRATTIIntroduzione

10:30 - 12:00 | EMILIO CREMONA (GSE - Gestore Servizi Energetici)
Il nuovo conto energia e lo sviluppo del mercato delle energie rinnovabili

12:00 - 13:15 | LEONARDO SETTI (Università di Bologna)Politiche energetiche e opportunità di sviluppo locale. Piani, sistemi e casi

14:00 - 15:30 | MAURIZIO FAURI (Polo tecnologico energia Università di Trento)
Il ruolo degli EELL per la realizzazione dei piani

15:30 - 16:15 | MICHELE SAMOGGIALe smart grid: frontiera, opportunità, problemi

16:15 - 17:15 | CHIARA BRAGA, GIANNI SILVESTRINI, FRANCESCO FERRANTE, GUIDO GHISOLFI
Green economy, energia e sviluppo sostenibile: un futuro per i territori

27/11/10

"USA E RIUSA - Politiche e strategie sul tema dei rifiuti"

Circolo PD Ilaria Alpi










Oggi, a Empoli, alle 17,30 presso il gazebo allestito in piazza della Vittoria, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, si terrà un dibattito sul tema della gestione responsabile dei rifiuti, volta al riciclaggio, al riuso, e alla diminuzione “alla fonte” degli stessi.

Interverranno: 

Niccolò Balducci, assessore Ambiente Comune di Empoli
Giorgio del Ghingaro, sindaco Comune di Capannori
Maria Tinacci, professoressa Politica dell’Ambiente - Università di Firenze
Alessandro Bratti, membro  Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

26/11/10

Esperti mondiali, lotta a CO2 salva milioni di vite

Rapporto dell'Inter Academy Medical Panel

Combattere i cambiamenti climatici vuol dire anche migliorare la salute della popolazione mondiale. Lo sottolinea un documento dell'Inter Academy Medical Panel (Iamp) che sarà presentato ufficialmente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP 16, che si aprirà il 29 novembre in Messico a Cancun.

Secondo lo Iamp, che riunisce circa settanta accademie nazionali mediche e scientifiche di tutto il mondo e che è rappresentato per l'Italia dall'Accademia dei Lincei, i benefici per la salute potrebbero in parte compensare i costi del cambiamento climatico e contrastare la convinzione che le politiche per combattere i cambiamenti del clima saranno necessariamente gravose da un punto di vista sociale ed economico.
Il documento, anticipato dalla rivista Lancet, identifica molti esempi di come le azioni per ridurre le emissioni possono anche portare a miglioramenti della salute: uno di questi è l' introduzione di 150 milioni di forni da cucina a bassa emissione in India, che potrebbe prevenire circa 2 milioni di morti premature causate dall'esposizione a inquinanti domestici e ridurre l'emissione di gas serra. Inoltre la riduzione dell'uso delle auto private in città e la promozione di forme di mobilità alternative, come andare in bicicletta o camminare, oltre a far risparmiare CO2 farebbero diminuire il numero di malattie croniche.
"Molti considerano i cambiamenti climatici soprattutto come una minaccia all'ambiente - spiega Looi Lai Meng, Co-Chair dell'Iamp - e sono meno consapevoli dei problemi per la salute. Inoltre, gli abitanti dei paesi più poveri, che sono meno responsabili delle emissioni di gas serra, sono i più vulnerabili e subiscono le maggiori minacce alla loro salute".
(Ambiente&Energia)



ECO-ENERGIA: -7% EMISSIONI 29 AZIENDE TRA FERRARA E LIVORNO

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Sono state ridotte fino al 7% le emissioni di 29 aziende tra Ferrara e Livorno grazie a un progetto europeo che vede coinvolti pubblico e privato insieme per il clima e i cui risultati verranno presentati mercoledi' 1 dicembre a Livorno, al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.
Il progetto, denominato LACRe, Local Alliance for Climate Responsibility, ha visto il coinvolgimento delle Camere di Commercio, di Unindustria, delle Associazione Piccoli Imprenditori, di Confesercenti, di Legacoop, della Confederazione Italiana Agricoltori e della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa.
Gli interventi previsti riguardano sia le modalita' di gestione delle strutture e degli impianti, quali le procedure di manutenzione dei sistemi di climatizzazione o il monitoraggio puntuale dei consumi elettrici, sia investimenti significativi per l'efficienza energetica e la produzione di energie rinnovabili, quali l'installazione di lampade a risparmio energetico, la sostituzione di motori a bassa efficienza e l'installazione di inverter, il recupero di calore per la produzione di acqua calda sanitaria dai gruppi frigo, l'installazione di impianti fotovoltaici, a solare termico e a geotermia.
'Il dato relativo ai tagli - spiega Emanuele Burgin, Presidente del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane - e' veramente importante. Inoltre va considerato che si tratta di una media. Ci sono aziende, infatti, che grazie al progetto raggiungeranno livelli di contenimento ben piu' alti. La novita' assoluta sta nell'avere avviato un nuovo modello di partnership tra pubblico e privato. Tutte le aziende aderenti alla partnership - conclude il Presidente del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane - hanno calcolato la propria carbon footprint, il potenziale di riduzione delle emissioni, basato sulle possibili azioni adottabili ed un piano con i primi provvedimenti che le singole imprese si impegnano a realizzare nel triennio'. (ANSA).




'Fiabe buddiste' per Denis Bergamini - Oliviero Beha presenterà il libro i cui proventi andranno all'Associazione "Verità per Denis"


Oliviero Beha, fra i primi giornalisti radiotelevisivi che parlò più volte della tragica morte del calciatore ferrarese Denis Bergamini, presenterà questa sera alla Sala Estense (piazza Municipio, Ferrara) il libro "Fiabe Buddiste" (edizioni Miele), scritto da Walter Giraudo e illustrato da Ilaria Montanari. La serata è promossa dall’Associazione "Verità per Denis" alla quale sarà destinata perte dei proventi derivanti dalla vendita del libro per sostenere l'opera di ricerca della verità su quel drammatico avvenimento. Prevista la partecipazione di numerosi ospiti di rilievo sia del mondo istituzionale sia sportivo. Tra questi il sindaco Tiziano Tagliani, l'onorevole Alessandro Bratti, l'assessore comunale allo Sport Luciano Masieri, il sindaco di Argenta Antonio Fiorentini, Marco De Marco dell'associazione "Verità per Denis" e il presidente Anmic Carlos Dana, che illustrerà in che modo la sua associazione contribuirà alla ricerca della verità sul caso Bergamini. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ferrara.






BUON COMPLEANNO AL SIMC (Servizio IdroMeteoClima)


25/11/10

La prestazione energetica degli edifici ed il patto dei Sindaci




Worksop tematico - La prestazione energetica degli edifici ed il patto dei Sindaci - Presso Regione Emilia-Romagna




Energie rinnovabili: in 3 milioni "al lavoro" nel 2025

Cresce in tutta Europa il tasso di occupazione collegato al settore delle fonti pulite. E in regione sono circa 2mila le imprese e 230mila gli addetti impegnati nel settore "green". Sono i numeri diffusi nel corso del seminario “La prestazione energetica degli edifici ed il Patto dei Sindaci”. E l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli parla di una regione "più verde nelle politiche industriali, nell'agricoltura, abitative, nel modo di produrre, nel modo stesso di vivere dei cittadini".

Bologna, 25 novembre 2010 - Sempre più lavoro in Europa grazie alle energie rinnovabili. Oggi sono circa 1,58 milioni le persone che nel Vecchio Continente sono impiegate nel settore delle fonti rinnovabili, e seppure con un export moderato, questi posti di lavoro diventeranno 2,5 milioni nel 2015 e supereranno i 3 milioni nel 2025. Sono i dati diffusi - nel corso del seminario dedicato a “La prestazione energetica degli edifici ed il Patto dei Sindaci”, organizzato oggi a Bologna nella “Casa dell’Energia” presso la Regione Emilia-Romagna - da Carlo Corazza, direttore rappresentanza Comunità a Milano. E sulla base del rapporto "Green Economy in Emilia-Romagna" realizzato da Ervet, le imprese del settore “verde” sul territorio sono circa 2 mila, 230mila gli addetti per un fatturato di oltre 61 miliardi di euro.
Anche per l’Emilia-Romagna è iniziata dunque la nuova rivoluzione industriale: quella "verde" che, come ha spiegato Corazza, porterà alla totale de-carbonizzazione della produzione di elettricità, allo stop all’utilizzo dei carburanti tradizionali nei trasporti e a edifici “positive power”.
L’assessore alle Attività produttive ed economia verde della Regione Gian Carlo Muzzarelli ha rilevato che: "Il nostro Paese, anche nelle sue realtà più avanzate come quella emiliano-romagnola, non può più permettersi una politica di vincoli paesistici e di piani settoriali: occorre, invece, una visione strategica che tenti di coniugare le politiche di settore alla dimensione territoriale, quella in cui si sviluppa la maggior parte dei consumi energetici. Tutela dell’ambiente e riqualificazione delle città costituiscono due assi complementari di una strategia che stiamo concretizzando con convinzione. La Regione - ha proseguito Muzzarelli - continuerà a lavorare, con ogni mezzo e risorsa che potremo impiegare, per raggiungere tre obiettivi principali: il risparmio nell’uso del suolo e nel consumo di energie non rinnovabili; l’adozione di assetti territoriali basati sulla mobilità sostenibile e la qualità urbana; un’azione di tutela e riequilibrio dell’ambiente anche attraverso una distribuzione equilibrata delle fonti energetiche rinnovabili".
Emanuele Burgin, assessore all’Ambiente della Provincia di Bologna e presidente Coordinamento Agenda 21 italiane, che ha presieduto e coordinato i lavori del seminario, ha evidenziato che “L'Europa si sta muovendo sempre più decisamente verso la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato, perché è lì che si trovano i margini di miglioramento più consistenti per realizzare l'ambizioso obiettivo del 20-20-20. Diventa quindi cruciale il compito degli Enti Locali, e proprio per questo - ha proseguito Burgin - abbiamo lanciato questa mattina anche a Bologna l'iniziativa europea del Patto dei Sindaci, per la quale sia il Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali, sia la Provincia di Bologna sono ufficialmente accreditati come strutture di supporto. Con il Patto dei Sindaci una Comunità Locale assume l'obiettivo europeo a livello territoriale, e noi a Bologna questa mattina siamo partiti in questa direzione”.


Oggi e domani a Spineto (Siena)


“Le proposte del Pd e l’iniziativa parlamentare”
Seminario del Gruppo parlamentare del Partito Democratico della Camera dei Deputati

Abbazia di Spineto – Sarteano (SI)

Programma

Giovedì 25 novembre

Sala Convegni
Ore 16.00: Presentazione del Seminario di Dario Franceschini

Ore 16.15: Comunicazione di Maurizio Pessato (Amm. delegato SWG)
“Opinione pubblica e proposte del PD”

Ore 17.00: Intervento di Romano Prodi
“La globalizzazione dopo la crisi”

Ore 17.45: Coffee Break

Ore 18.00 I^ Sessione di lavoro:
“Europa 2020: il ruolo dei Parlamenti nazionali tra nuovi diritti e una più forte governance economica europea”.
Introduce e coordina: Rosa Villecco Calipari.
Discussant: Alberto Orioli (Vice Direttore Sole 24 ore)
Dibattito (*)

Ore 19.45: Intervento di Giuliano Amato

Ore 20,15: Conclusioni di Sesa Amici

***************
Venerdì 26 novembre

Sala Convegni

Ore 9.00 – II^ Sessione di lavoro: “Il Welfare e la crisi globale”

Introduce e coordina: Alessandro Maran
Discussant:
Elena Granaglia (Docente Scuola superiore Economia e Finanze)
Roberto Bagnoli (Corriere della Sera)
Dibattito (*)

Ore 12.30: Conclusioni Donata Lenzi

Ore 14.15: III^ Sessione di lavoro: “Il fisco per il lavoro, le imprese, le famiglie e l’ambiente”
Introduce e coordina: Michele Ventura
Discussant:
Cecilia Guerra (Docente Scienza delle Finanze - Università di Modena)
Massimo Giannini (Vice Direttore La Repubblica)
Dibattito (*)

Ore 17.45: Conclusioni Francesco Boccia

Conclusioni del Seminario
Ore 18.15. Intervento Pier Luigi Bersani

**************
(*) Nel corso dei dibattiti sono previsti gli interventi programmati dei capigruppo delle commissioni di competenza




24/11/10

RIFIUTI. CAMPANIA, BRATTI (PD): GOVERNO DICHIARI STATO EMERGENZA










RIFIUTI. CAMPANIA, BRATTI (PD): GOVERNO DICHIARI STATO EMERGENZA

ERRANI HA RAGIONE, GIUSTO CHIEDERE SOLIDARIETA' NAZIONALE.

(DIRE) Roma, 24 nov. - "Ha ragione il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. Sui rifiuti della Campania e' giusto che il Governo chieda la solidarieta' di tutto il paese, ma prima deve dichiarare lo stato d'emergenza". Lo afferma in una nota Alessandro Bratti, responsabile Politiche per la gestione rifiuti del Pd, che chiede di "uscire una volta per tutte dall'ipocrisia con cui non vogliono pronunciare la parola 'emergenza'". Per Bratti "di questo si tratta: l'ultimo decreto- sostiene- ha sancito il fallimento della legge di due anni fa, perche' nonostante i proclami e la propaganda la Campania dall'emergenza non e' mai uscita".

Insomma, il piano del Governo "e' fallito su tutti i fronti" e oggi, continua Bratti, "siamo alle prese con una situazione peggiore del 2008, come ha verificato anche l'Unione europea".

Per l'esponente del Pd "sarebbe giusto, in una fase delicatissima come questa, chiedere l'aiuto e la solidarieta' delle altre Regioni in maniera trasparente". Anche perche', conclude Bratti, "il malaffare e' purtroppo dietro l'angolo, bisogna avere gli occhi aperti e vigilare".




23/11/10

Ecco le immagini 'salva-pianeta', sono visibili dallo spazio

 


ROMA - Un orso polare su un blocco di ghiaccio, un sole che irradia, una faccia di una giovane ragazza su un campo, un falco in volo. Sono solo alcune delle figure visibili dalla spazio realizzate da 350.org, campagna internazionale per il clima, concepite per l'iniziativa '350 eARTh'. Si tratta di una maratona che per tutta la settimana intende sensibilizzare sui temi di clima e natura, alla vigilia delle Conferenza mondiale sul clima di Cancun, al via il 29 novembre. Disegni per foto satellitari a tappezzare il mondo di immagini e messaggi: l'orso polare rischia infatti di scomparire per lo scioglimento dei ghiacci dovuto al global warming, il falco rischia l'estinzione per i cambiamenti climatici.
In tredici paesi di tutto il mondo (Australia, Brasile, Canada, Repubblica Dominicana, Egitto, Inghilterra, India, Islanda, Maldive, Messico, Sudafrica, Spagna, Stati Uniti), in tutti i continenti ambientalisti e volontari hanno realizzato immagini per richiamare l'attenzione sui temi climatici: a Santo Domingo dal satellite si vede una casa sommersa dall'innalzamento dei mari, a Città del Messico, invece, è stato rappresentato un violento uragano.
"L'arte sa diffondere in modo diverso, rispetto alla scienza, le minacce che i cambiamenti climatici pongo al nostro pianeta", spiega Bill McKibben, fondatore di 350.org. "I migliori scienziati hanno tentato di svegliare i politici sulla crisi climatica, adesso facciamo affidamento sugli artisti".
Per politiche anti global warming si schiera anche Thom Yorke, cantante dei Radiohead, che sabato si unirà ai volontari che a Brighton realizzeranno l'immagine di re Knut che cerca inutilmente di controllare gli oceani. Come spiega, "l'idea di realizzare immagini visibili dai cieli è per ricordare a quanti si ritroveranno a Cancun che il tempo sta per scadere". E quindi, aggiunge, "non possiamo continuare a ignorare" le questioni climatiche.